Non solo solfeggi, non solo noiosi esercizi di scale, ma anche laboratorio di ricerca musicale per creare flauti monofonici con tecnica antica. Ci hanno provato con successo i 18 studenti della seconda C della secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Tregnago-Badia, guidati dall’insegnante di educazione musicale Roberto Barini. Hanno realizzato 13 flauti partendo da semplici canne di bambù raccolte direttamente dal terreno, svuotate del loro interno, levigate con vari passaggi di carta vetrata di diversa granulometria.
L’insegnante si è occupato della parte più delicata dell’incisione della bocca o ugnatura del flauto, il taglio obliquo da dove esce l’aria che produce il suono, ma tutti hanno lavorato collaborando in un sistema di cooperazione pedagogica, trasformando i banchi in tavoli di laboratorio, dove si è levigato, inciso, incollato e decorato e alla fine della lezione risistemato tutto con ordine e pulizia. Il lavoro era cominciato già l’anno scorso con lo studio sulle origini del suono e dei primi strumenti musicali e si è concluso con il laboratorio di ricerca che ha portato alla realizzazione dei flauti bellissimi, anche esteticamente, nelle loro decorazioni multicolori a tempera ispirate alle pitture rupestri delle antiche grotte. Il 17 maggio, in occasione dell’annuale concorso di flauto fra istituti comprensivi al Giardino Musicale di Illasi, i flauti antichi costruiti dagli studenti accompagneranno il brano che l’intera classe suonerà per il concorso e si sentirà per la prima volta in concerto il fascino di suoni dimenticati.