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Il «bacalà» di Alda
vale due Gamberi

Il «bacalà» (rigorosamente con una sola «c») di mamma Alda conquista due Gamberi e l’Antica trattoria Fattori di Terrossa di Roncà si ritrova tra le migliori trattorie d’Italia. È con i «due Gamberi» (su una scala che al massimo ne conta tre) che la Guida ai ristoranti d’Italia 2016 edita dal Gambero rosso ha premiato il lavoro che mamma Alda, papà Camillo e il figlio Ruggero portano avanti da sempre proseguendo una tradizione iniziata nel 1927.

Sono tra i top a loro insaputa, «perchè non ci eravamo accorti che tra i nostri clienti fosse passato anche un selezionatore del Gambero rosso», dicono i tre. Entusiasmo e soddisfazione alle stelle in casa Fattori, che fa il pari con quello di Paolo Menapace, presidente della Strada del vino Soave: «L’Antica trattoria Fattori è stata la prima a credere nella Strada e ad associarsi. È dunque una doppia soddisfazione festeggiare questo riconoscimento».

«In un tempo in cui, per una sorta di eccessiva creatività da parte degli chef, è normale per i commensali trovarsi nel piatto pietanze diverse da quelle che pensavano di aver ordinato, siamo felici che venga riconosciuta la bontà della nostra cucina, una cucina vera perché fa vivere ogni giorno i sapori semplici della nostra tradizione», dice Ruggero Fattori, a 34 anni quarta generazione dei Fattori ai fornelli. È il cuoco, segue la cantina e si è ritagliato il ruolo da aiuto del padre Camillo, «l’artista dello spiedo» che fa strabuzzare gli occhi per via dello spiedo di capretto cotto per quattro ore, al fuoco lento del legno di faggio, frassino, carpino e rovere . Alda, la mamma, è la specialista dei primi piatti e del «bacalà», protetto dalla Confraternita del Bacalà alla Vicentina alla quale la trattoria aderisce. P.D.C.

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