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I vecchi sapori
antipasto
del Palio

Concorrenti al Palio dei mussi dello scorso anno
Concorrenti al Palio dei mussi dello scorso anno
Concorrenti al Palio dei mussi dello scorso anno
Concorrenti al Palio dei mussi dello scorso anno

Antico palio dei mussi: domenica a Terrossa di Roncà si corre la ventesima edizione ma la festa, che con gastronomia e musica tutte le sere si chiuderà solo martedì, inizia oggi. I chioschi debuttano alle 20 e, dalle 21, c’è lo schiuma party con Repino dj-voice Sama. Fin qui la serata di «riscaldamento» del primo dei tre appuntamenti clou della sagra di Santa Maria Maddalena in occasione della quale, dal 1997, è stata recuperata la tradizione della corsa a dorso d’asino.

IL PRIMO è quello di domani sera con i «Veci magnari, veci mestieri e vin bon»: è la passeggiata del gusto tra le tredici contrade di Terrossa alla riscoperta di altrettanti piatti della tradizione contadina e dei vini delle aziende agricole locali. Passando sotto il nuovo grande portale che festeggia i 20 anni del Palio, i visitatori inizieranno il loro viaggio nei sapori: Contrà Gallo propone bruschette all’extra vergine di Terrossa e i vini di Sandro De Bruno; il Grigio polenta «brustolà» e sopressa (vini Dal Cero); Fossa dell’Olmo gli gnocchi della Lessinia e i vini I Stefanini.

A SALIRE, lungo un percorso rinnovato, con tappe su entrambi i lati della carreggiata e un prolungamento fino ai confini con la contrà Santo, si trova il chiosco della contrà Olmo («pamojo» con pane fatto in casa e vini Fattori), quindi contrà Piazza («bigoli oio e sardela» e vini Ca’ Rugate), contrà Santo («pesseto de la vanganela» e vini Tenuta Grimani), contrà Lavoro («codeghin coi fasoi» e vini Dama del Rovere).

Chiesa Vecchia, poco oltre, propone risotto al tastasal e i vini di Nicola Tirapelle, le contrade gemelle Monti e Valle servono polenta e bogoni col vino della contrà, i Binelli polentà e baccalà coi vini Franchetto. Finale dolce con le «fuasse» col Recioto (cantina Cavaggioni) a Campanaron ed il sorbetto, caffè di moka e macedonia ad Anconetta che ospita i vini di Corte Moschina.

COME AFFRONTARE tutto il percorso? Col «pegnato», il tipico «bicchiere» del Palio (acquistabile al «casoto» dei fantini, all’inizio dell’itinerario) che quest’anno è da collezione: nero e serigrafia in oro per festeggiare la corsa numero 20. E per chi vuole raggiungere Terrossa senza doversi preoccupare di parcheggio o di qualche bicchiere in più c’è sempre «Salta su», la navetta gratuita che dalle 20 passa per le piazze dei cinque comuni della valle e le frazioni a intervalli di due ore.

A FAR DA COLONNA sonora alla scorpacciata, occasione per scoprire anche i carri dedicati alla tradizione contadina (come la mostra degli oggetti e della biancheria di un tempo allestita al patronato), una doppia proposta: musiche e canti popolari, coi cantastorie, fino alle 23,30 e a seguire la musica per i più giovani.

Fin qui la vigilia perché domenica alle 19, dopo la sfilata dei carri delle contrade, al Mussodromo si corre il ventesimo Palio dei mussi. Si tornerà lì anche martedì sera, alle 21, per il secondo Palio della Val d’Alpone nel corso del quale i fantini dei cinque comuni della valle sfideranno con questa corsa bis il vincitore del Palio 2016.

Paola Dalli Cani

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