<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

I titolari del Nido d’Aquila:
«Mai ricevuto lamentele»

Grande successo per i rave party
Grande successo per i rave party
Grande successo per i rave party
Grande successo per i rave party

Cucuzzolo della collina, una distesa ricamata di ulivi completamente esposta al sole: un vero e proprio «Nido d'Aquila», isolato e a cinque chilometri dal centro di Roncà. Un piccolo paradiso, questo luogo, finito ora nella bufera. «Inspiegabilmente», secondo la moglie del titolare, nonché socia dell'agriturismo, che ieri ci ha aperto la porta: «Io dormo qui e ho sempre dormito benissimo qui: immagino che a qualcuno possa dare disturbo la musica, ma di attività che disturbano qui vicino ce ne sono altre. Tra un po' faranno una festa qui più avanti e chiuderanno la strada: e io cosa dovrei fare?».

La donna conferma che periodicamente viene «affittata per feste private la sola area scoperta e qui non sono mai venuti carabinieri o vicini a lamentarsi. Anzi, sono io che ho chiesto ai vicini e in paese se la musica dava fastidio, ma nessuno mi ha mai detto nulla. Perchè, piuttosto, non si dice che qui siamo continuamente bersagliati dai furti?».

Cosa succeda quando ci sono le feste non si sa: «Noi affittiamo e basta, non sto in piedi per vedere cosa fanno. Se hanno fermato gente con droga hanno fatto bene: ho due figli anche io e non voglio sentir parlare di droghe o bere. Musica fino alle 10? Sì, ma il volume è basso e se anche la tengono accesa tutto il giorno non è niente di che, non può dare fastidio più di tanto». Si parla di centinaia di persone che arrivano un po' da tutto il Veneto: «Sì, un centinaio ci sono di sicuro, non le ho mai contate. Oltre tutto tanti restano fuori e la maggior parte si mette in macchina. Perché mica stanno al bar tutto il tempo: vanno in macchina a riposare ed io passo al mattino e raccolgo i sacchetti coi rifiuti nel parcheggio. Io li vedo nelle macchine», aggiunge, «ma va benissimo che stiano lì a riposare piuttosto che vadano in giro a farsi male. Domenica», conclude la donna, «tre ragazze che dovevano tornare a Udine sono rimaste a riposare in macchina perché chi guidava aveva sonno e ha preferito dormire. Meglio così dico io, piuttosto che vadano a rischiare per strada». P.D.C.

Suggerimenti