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I ragazzi sperimentano il basket in carrozzina È una lezione di vita

Una partita della Olympic Basket Verona
Una partita della Olympic Basket Verona
Una partita della Olympic Basket Verona
Una partita della Olympic Basket Verona

Monica Rama Mai arrendersi di fronte a cambiamenti e difficoltà, ma affrontarli con intelligenza e determinazione così da trasformarli in occasione di crescita e a volte anche di successo. Questa la lezione appresa dai ragazzi delle classi terze della scuola media Gino Fano di Colognola che hanno incontrato un gruppo di atleti in carrozzina della Olympic Basket Verona, unica realtà di sport di squadra per disabili di Verona. Articolata in due squadre con range di età 9-20 anni e 20-62, disputa campionati federali a livello nazionale e i suoi atleti, come altri nazionali quali Bebe Vio e Alessandro Zanardi, sono diventati simboli positivi di stimolo per i giovani, non essendosi arresi ai cambiamenti forzati che il loro corpo ha subito;la squadra è impegnata, inoltre, nella promozione dell'attività sportiva per persone disabili nel territorio. All'Istituto comprensivo del paese, presieduto dalla dirigente Donatella Mezzari, sono arrivati Andrea Arbetti e Emanuele Benatti con Michele Zilocchi, vicepresidente della Olympic basket di Quinto di Valpantena, che hanno raccontato la loro storia e soprattutto l'esperienza sportiva che stanno vivendo. «LA DECISIONE di incontrarli, è maturata al termine di un percorso affrontato con i ragazzi che hanno riflettuto su come uno sport possa essere praticato in modo diverso», precisa Daniele Aprile, docente di educazione motoria alla Fano, «adattandosi ai cambiamenti del corpo e delle condizioni di vita. Con le debite proporzioni, anche i nostri ragazzi stanno affrontando il cambiamento del proprio corpo che devono ri-conoscere e imparare a usare di nuovo. La capacità di adattarsi per sfruttare al meglio le loro potenzialità è un'acquisizione fondamentale». Chi, dunque, più di giovani atleti in carrozzina poteva concretizzare questa realtà? L'incontro a scuola è stato suddiviso in due momenti, di cui uno di presentazione, con la proiezione di un power point, di basket e disabilità, e un altro nel vicino palasport dove gli alunni si sono calati nei panni di giocatori di basket in carrozzina: «Dieci alla volta sono saliti sulle carrozzine per sperimentare le possibilità di muoversi in campo, poi, con un pallone da basket ciascuno, hanno provato a tirare, palleggiare e passarsi la palla. Infine», racconta il professor Aprile, «hanno sfidato i tre atleti intervenuti, in una partita in cui hanno avuto modo di ammirare il livello di gioco e di movimento raggiunto dai tre atleti della Olympic Basket». GLI ALUNNI hanno partecipato attivamente all'incontro, ponendo domande interessanti e dimostrando di aver ben compreso il messaggio che si voleva veicolare, al punto tale che «c'è la volontà di far diventare l'incontro con l'Olympic Basket un appuntamento fisso con i ragazzi anche nei prossimi anni», fa sapere Daniele Aprile, che, da educatore e uomo di sport, ha un sogno: «Sarebbe bello, per rendere queste realtà sempre più significative nel panorama sportivo veronese, che si venisse a creare una sorta di legame ufficiale tra la Olympic Basket e la Scaligera Basket Tezenis». I suoi alunni, solo all'idea, sono già entusiasti e intanto hanno reso disponibili sul sito dell'Istituto comprensivo materiali e filmati relativi a questo incontro avuto a scuola.

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