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I No-Pfas accerchiano la Miteni «L’azienda ora deve chiudere»

L’ingresso della Miteni dove domani si terrà la manifestazione
L’ingresso della Miteni dove domani si terrà la manifestazione
L’ingresso della Miteni dove domani si terrà la manifestazione
L’ingresso della Miteni dove domani si terrà la manifestazione

I no-Pfas accerchieranno Miteni: l’azienda chimica di Trissino, Vicenza, che secondo Arpav è responsabile per oltre il 97 per cento della contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche con cui si trovano a fare i conti i cittadini di una vasta area posta a cavallo fra le province di Verona, Vicenza e Padova. Sarà proprio la stretta simbolica della gente alla ditta il momento di maggiore impatto della manifestazione che si svolgerà domani. La giornata di mobilitazione è stata organizzata nel Giorno mondiale della Terra con l’obiettivo di mettere in primo piano il concetto di crimine ambientale. A promuovere l’iniziativa sono state le associazioni ambientaliste, alcuni gruppi di medici e le mamme no-Pfas. Che questa settimana, hanno chiesto al procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri, coordinatore dell’inchiesta sull’inquinamento, di valutare l’ipotesi di sequestrare l’azienda. Il programma prevede, a partire dalle 11, musica, giochi di strada, banchetti informativi, mostre, momenti di riflessione, laboratori e testimonianze dalle terre inquinate di varie parti d’Italia. L’accerchiamento simbolico di Miteni è previsto alle 11,30 ma poi l’iniziativa continuerà sino al pomeriggio. Per quanto riguarda gli artisti è annunciata la presenza di Yael Deckelbaum. La cantante, simbolo della lotta della madri per i diritti dei figli in territori di conflitto, dove l’acqua è ostaggio delle guerre, arriverà da Boston, interrompendo la sua tournée. Deckelbaum si presenterà davanti alla Miteni alle 13. Poi, alle 14,15, è prevista una performance teatrale sull’inquinamento dei ragazzi delle scuole medie del territorio, alle 15 una messa e, a seguire, ancora musica e riflessioni. Con interventi, fra gli altri, di Bepi De Marzi. Intanto sul caso-Pfas in Regione si moltiplicano le prese di posizione e le iniziative. In seguito alla notizia che la Procura di Vicenza dovrebbe concludere le indagini entro l’anno, con l’ipotesi di reato di disastro ambientale, la Giunta guidata da Luca Zaia ha voluto far sapere che Arpav trasmette regolarmente le informazioni relative all’inquinamento in Procura dal 2013. La Regione ha fornito assistenza agli inquirenti per l’inchiesta e nel gennaio del 2017, si è costituita parte offesa nel procedimento con la prospettiva per niente remota di diventare parte civile quando ci sarà il processo. La stessa Regione, poi, ha istituito un Comitato tecnico scientifico permanente per la tutela dell’acqua potabile di tutta la Regione. Un organismo formato da esperti che avrà il compito di individuare risorse idriche sicure anche per il futuro e che rientra in un percorso su questi temi che è stato avviato proprio in seguito all’emergere del caso-Pfas. Nessuna notizia, invece, in merito alla nomina della figura che dovrà condurre, con poteri speciali, gli interventi volti a portare acqua pulita nell’area contaminata. Il decreto del Consiglio dei ministri che ha stabilito l’esistenza di uno stato di emergenza è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ancora il 6 aprile. Da allora si attende che Ministero dell’Ambiente e Regione, con il concorso della Protezione civile nazionale, nominino di concerto il commissario straordinario. •

L.F.

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