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I Frittelloni conquistano la botte in abbinata con Corte Moschina

Due concorrenti della squadra de «I Frittelloni», vincitori FOTO AMATO
Due concorrenti della squadra de «I Frittelloni», vincitori FOTO AMATO
Due concorrenti della squadra de «I Frittelloni», vincitori FOTO AMATO
Due concorrenti della squadra de «I Frittelloni», vincitori FOTO AMATO

Corsa delle botti: trionfa il sestetto dei «Frittelloni» e, con loro, alza i calici anche Corte Moschina. È stata questa l’abbinata vincente dell’ottava edizione del palio più enologico che esista, e che va in scena nel contesto della Festa del vino «ViniVulcani».

Nicholas Albino Roncolato, Mirko Zambon, Thomas Roncolato, Marco Zambon, Elia Zaninelli ed Andrea Avogaro, sotto un sole cocente, hanno fermato il cronometro sul tempo di 2 minuti e 10 secondi, «un tempone» come, subito dopo la loro performance, l’ha definito lo speaker del palio, Enrico Gambaretto. Un «tempone», quello realizzato dai due sestetti, che la rottura di una bottiglia, sullo stop del cronometro, sembrava dover sforare, per colpa di 5 secondi presi di penalità. Ma non è stato così anche se, a dirla tutta, non avrebbe fatto differenza perché gli «Sventrapapere», classificatisi secondi e abbinati a Tenuta Grimani, hanno chiuso in due minuti, 15 secondi e 84. Terzo in classifica, col tempo di due minuti, 25 secondi e 33, il sestetto dei «Wine Buster» (abbinati alla cantina Gianni Tessari). A seguire, nella classifica, i «Coscritti ’98» ( con due minuti, 34 secondo e 76, abbinati alla cantina Bolcato), «Zanzibar» (protagonista di una corsa rocambolesca, sponsorizzata dalla cantina Cavalier Zambon e chiusa in due minuti, 56 secondi e 17), i «Coscritti ’99» (tre minuti, 14 secondi, abbinati alla cantina Nicola Tirapelle) e «Les Sommeliers» (tre minuti e 25 secondi, abbinati alla cantina Lino Cavaggioni). Edizione da record, la 2017, perché di squadre in corsa avrebbero potute essercene 11, esattamente come le cantine che hanno scelto di festeggiare in piazza, col proprio stand, la 48ª Festa del Vino. Per questo è stato necessario procedere con l’abbinamento alla cieca che ha lasciato fuori dal circuito di gara (180 metri da ripetere due volte facendo rotolare una botte con 20 litri di vino all’interno) Monte Crocetta, Danese, Dama del Rovere, Corte Giacobbe. E le ha lasciate anche fuori dalla seconda frazione di gara, cioè la spillatura della botte, il riempimento di 6 bottiglie ed il confezionamento di un intero cartone di vino. La super botte, che è il premio della corsa, starà ora per un anno a Terrossa, quartier generale dei «Frittelloni».P.D.C.

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