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Grazie ai volontari la grande festa va sempre sul sicuro

I vigili del fuoco volontari
I vigili del fuoco volontari
I vigili del fuoco volontari
I vigili del fuoco volontari

Volontari, grazie a loro la Montefortiana va «sul sicuro». Ci sono stati cinque volti nuovi che con questa edizione sono entrati a far parte della macchina della sicurezza legata alla manifestazione: erano quelli dei Vigili del fuoco volontari di Bovolone ingaggiati per garantire alla Montefortiana anche la sicurezza in caso di incendio. È stato uno degli adeguamenti che si sono resi necessari in seguito all’emanazione della direttiva Minniti sulla sicurezza alle manifestazioni pubbliche che coinvolgono migliaia di persone: e così un’altra perla del volontariato veronese è entrata in partita. «Che spettacolo!», commentava ieri mattina Gianluca Saggioro, che è un po’ il «papà» del primo distaccamento di volontari della nostra provincia che giusto quest’anno festeggia i suoi primi dieci anni di vita. Era al suo secondo giorno, assieme Roberto Vesentin e Manuel Sarti dopo la giornata precedente con un altro collega. Sono volontari, erano operativi in caso di incendio o emergenze che richiedono le loro competenze, ma non nascondono che la Montefortiana ha dato loro una straordinaria visibilità, «importantissima anche per invogliare qualche giovane ad ingrossare le fila dei Vigili del fuoco volontari e per lanciare il nostro appello a sostenere l’Associazione nazionale vigili del fuoco di Verona (Anvvfv, che ha sede proprio a Bovolone): abbiamo bisogno di fondi per acquistare attrezzatura di soccorso». La sicurezza alla Montefortiana, oltre che a carabinieri e polizia locale quest’anno con presenze che a tutti sono apparse potenziate sia in termini di uomini che di mezzi, è affidata ad altre tre realtà, in primis, per quella sanitaria, al Comitato locale Est veronese della Croce rossa italiana. Ieri sulle strade della Montefortiana sono stati impegnati 25 volontari, tre medici, 6 infermieri, 5 ambulanze, 5 fuoristrada attrezzati ad ambulanza ed un pulmino. C’erano anche 8 tecnici logistici che hanno approntato il Posto medico avanzato (Pma) all’ingresso di borgo Trieste. Immancabili i volontari della squadra Ana Valdalpone di protezione civile integrata da altri gruppi extra territorio: ce n’erano mobilitati 71, in parte impiegati al Centro operativo comunale (Coc, come il Gruppo Cb che ha garantito le comunicazioni radio) e in parte al seguito dei 15 mezzi complessivamente messi a disposizione. A logistica e viabilità sono stati infine destinati anche quest’anno i cinquanta volontari ed i relativi mezzi del Gruppo volontario di vigilanza dell’Associazione nazionale carabinieri di San Bonifacio, collaboratore insostituibile della Montefortiana da sempre. P.D.C.

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