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Gli ex assessori pagati di più
Devono restituire 35mila euro

Antonio Zambaldo
Antonio Zambaldo
Antonio Zambaldo
Antonio Zambaldo

Da un'interrogazione presentata in Consiglio comunale dal capogruppo di minoranza Antonio Zambaldo di Noi per Colognola, si è appreso che «per cinque anni agli assessori è stata assegnata un' indennità superiore rispetto alla normative vigenti».

Il caso riguarda alcuni ex amministratori di Colognola, vale a dire il precedente sindaco Alberto Martelletto e i passati assessori allo sport Giampaolo Zumerle e alla cultura Giovanni Migliorini oltre agli attuali assessori Giovanna Piubello e Andrea Nogara, riconfermati nel mandato dall'ultima tornata elettorale. Sul loro stipendio, infatti, dal 2012, non è stata applicata una trattenuta del 10 per cento, inducendoli ora a restituire il corrispondente che si aggira complessivamente sui 35mila euro.

Zambaldo ha chiesto «di essere informato sui rimborsi da parte degli interessati» domandandosi «cosa ci stia a fare, visto che abbiamo un regolamento, il Nucleo di controllo che ha il compito di verificare i vari provvedimenti». Sapendo che gli uffici comunali avevano già contattato gli amministratori coinvolti chiedendo loro la restituzione di quanto conferito in più, il capogruppo di opposizione ha aggiunto: «Quando si chiede un rimborso si dovrebbe indicare anche un termine, cosa che non è stata fatta».

Il sindaco Claudio Carcereri de Prati ha subito sottolineato che «si tratta di un atto di competenza degli organi di gestione del Comune. Io sono stato informato che era stato riscontrato questo errore sulla mancata applicazione di una trattenuta sul compenso di ex amministratori, come pure che si era proceduto alla richiesta di rimborso. Ho, inoltre, saputo che tre di loro hanno già pagato restituendo quando previsto».

La segretaria comunale Daniela Alessi ha chiarito: «Abbiamo individuato l'esatta quantificazione della mancata trattenuta. Allora io non ero ancora in municipio (è arrivata nel 2014, ndr), ma mi sono attivata e abbiamo dato un'interpretazione a quanto accaduto. C’è stato un periodo negli anni scorsi in cui dal punto di vista normativo è accaduto di tutto e di più, incluse diverse variazioni», ha dichiarato la segretaria, «e questo aspetto della trattenuta non era stato esplicitato come è poi avvenuto. La parte politica non ne era consapevole e il tutto, quindi, è avvenuto in buona fede ed è giustificabile. È stato comunque chiesto il rimborso e ho domandato alle parti coinvolte di suggerire una modalità di restituzione, come è nel loro diritto. C'è stato chi ha scelto la rateizzazione e chi la restituzione. È chiaro che farò una verifica del profilo delle responsabilità, se ce ne saranno».

Zambaldo ha replicato: «Le indennità, al di là che ci sia una delibera iniziale, vengono conferite ogni anno e le detrazioni devono essere sempre verificate. Mi fa piacere che alcuni amministratori abbiano già provveduto a rimborsare, ma è giusto dare una scadenza in modo da permettere a chi è coinvolto di procedere con i provvedimenti che ritiene opportuni».

Alessi ha convenuto: «È vero che mancava il termine del rimborso, ma provvederò a indicarlo con una comunicazione che darà otto giorni di tempo per chiudere il caso. Sono contenta che il tutto sia stato affrontato senza gravare sulla comunità».

«Una storia», la conclusione del sindaco, «sulla quale esprimo il mio rammarico, ricordando che il segretario generale ha la responsabilità di questi atti. Auspico che la situazione sia sviscerata in tutti i suoi aspetti».

Monica Rama

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