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Gli alpini al lavoro per preparare l’estate arcolese

Don Carlo Gnocchi
Don Carlo Gnocchi
Don Carlo Gnocchi
Don Carlo Gnocchi

Una ventata d’aria nuova è entrata nel consiglio direttivo del gruppo alpini «Don Carlo Gnocchi» di Arcole, allo scopo di cercare nuovi impulsi ed inserire ai vertici nuove forze. Infatti di recente, le penne nere arcolesi hanno rinnovato le cariche e il Consiglio direttivo, che condurrà l’attività del sodalizio da quest’anno fino al 2020. Sono stati riconfermati Giorgio Bonvicini e Orfeo Bertin, rispettivamente come capogruppo e segretario. Sono entrati a far parte del nuovo direttivo Gino Mirandola in qualità di vice capogruppo, Renzo Andreoli con il compito di cassiere, Lucio De Mori come alfiere, assieme a Maurizio Canazza. Invece sono state eletti come nuovi consiglieri: Nicola Bellei, Massimo Palazzin e Giancarlo Bagatin, che vanno ad aggiungersi ai consiglieri veterani Antonio Zecchin, Roberto Maggiolo, Gianni Bertozzi, Achille Bertozzi, Egidio Maggiolo e Giuseppe Discotto, che già operavano nei direttivi precedenti. Le novità conseguenti all’entrata delle nuove leve, sono state immediate. Già sul finire del 2017 infatti, l’attività del gruppo alpini in paese si è notata per le iniziative intraprese ma in particolar modo per la solidarietà dimostrata, nei confronti di famiglie, associazioni di volontariato e ricreative presenti sul territorio. «Gli alpini in congedo non mollano mai, secondo il loro spiritivo e vogliono portare avanti quanto più possibile i propri valori», assicurano il capogruppo Bonvicini e il segretario Bertin. L’attività del rinnovato gruppo alpini è già iniziata in questo mese in oratorio parrocchiale, al circolo Noi, con l’«Elogio a don Carlo Gnocchi», al quale è intitolato il gruppo. È stato proiettato il film sul beato e la messa, celebrata in suo ricordo dal parroco di Arcole, don Diego Castagna. All’incontro sono intervenuti anche Ilario Peraro, ex presidente provinciale dell’Ana e Luigi Gelmini, in rapresentanza della Fondazione Don Carlo Gnocchi. Gli alpini arcolesi hanno riproposto poi, in baita, i piatti de ’na olta. La prossima primavera poi, proprio come per le piante, in baita sboccerà un nuovo fiore chiamato «L’Estate arcolese 2018» una rassegna di manifestazioni sposata e animata da quasi tutte le associazioni di volontariato operanti in paese. Per elencare le manifestazioni previste e in via di definizione, ci sarebbe da scrivere un libro, non un articolo. Ci limitiamo ad annunciare che il gruppo alpini, l’Avis di Arcole, l’associazione Anna Frank, l’associazione dei Fanti, il gruppo Amici dell’Alzana, il circolo parrocchiale Noi, il nuovo gruppo dei suonatori di campane, l’associazione Sentiero civico e l’Asd Harley Giro, durante la scorsa primavera e in estate, in collaborazione con l’amministrazione comunale, hanno contribuito a ravvivare l’attività in paese, chiudendo la rassegna di eventi con la cena per tutti i volontari, che è stata preparata dal comitato Ente Fiera nella tensostruttura in piazza Poggi, montata in occasione della sagra di San Giovanni Nepomuceno. Come lo scorso anno, organizzerà gite sociali, il tutto senza tralasciare l’apertura della baita alpina che, ha le proprie esigenze e quindi servono lavori di manutenzione, il rinnovo delle attrezzature e ci sono le spese ordinarie di gestione da sostenere. • Z.M.

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