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Giuramento di Albertini
«Ricuciremo gli strappi»

Alessio AlbertiniL’insediamento della nuova Giunta di Alessio Albertini  FOTOSERVIZIO AMATO
Alessio AlbertiniL’insediamento della nuova Giunta di Alessio Albertini FOTOSERVIZIO AMATO
Alessio AlbertiniL’insediamento della nuova Giunta di Alessio Albertini  FOTOSERVIZIO AMATO
Alessio AlbertiniL’insediamento della nuova Giunta di Alessio Albertini FOTOSERVIZIO AMATO

Massimo impegno, trasparenza e condivisione delle scelte e del lavoro da compiere con i cittadini «nei limiti del mandato che abbiamo ricevuto». Queste le parole cardini dell’azione amministrativa annunciata dal nuovo sindaco, Alessio Albertini, nella seduta di insediamento del nuovo Consiglio comunale.

Albertini ha giurato indossando la fascia tricolore per la prima volta, davanti a un folto pubblico che ha stipato la sala consiliare, tra cui una nutrita rappresentanza della sinistra storica di Belfiore, che sente di aver seminato bene. Questo Albertini è anche segretario provinciale del Partito democratico.

Il neo sindaco ha indicato la sua Giunta, un consesso particolarmente giovane, in cui siederà Stefano Alberti, con incarico di vicesindaco, con deleghe alle attività produttive (commercio ed artigianato). Giuseppe Vanzani è assessore incaricato a occuparsi di agricoltura, ambiente ed ecologia. Chiara Danese è assessore alle politiche sociali e all'istruzione. Infine Denise Zoppi è assessore con deleghe ai lavori pubblici, patrimonio e manutenzioni.

Albertini si è riservato le deleghe: bilancio, edilizia privata, sicurezza, sport, manifestazioni, personale ed affari generali.

Il nuovo Consiglio comunale si è insediato senza il candidato sindaco sconfitto, Gianfranco Carbognin, cinque volte sindaco di Belfiore, che ha presentato le proprie dimissioni prima dell'insediamento, inviando una lettera di augurio alla maggioranza e a tutti i consiglieri. Al suo posto è subentrata in opposizione, Francesca Aldegheri, la prima dei non eletti, che siederà in minoranza con Roberto Bravi, Andrea Fedrigo e Filippo Parisi.

Al termine del consiglio, Bravi ha preso la parola, rimarcando che la loro sarà un'opposizione «attenta, per il bene del paese». «Mi ha meravigliato la lettera di dimissioni di Carbognin», ha confessato ai presenti il nuovo sindaco, «perché ci sarebbe stato bisogno di una figura come la sua in questo momento, in cui il Consiglio comunale si trova a fare scelte decisive, per il futuro di Belfiore. Opereremo con spirito di riconciliazione, per ricucire gli strappi e levigare le asperità della campagna elettorale che è stata vera», ha avvertito Albertini. «Ammetto che il risultato sia stato di leggera differenza tra i vincitori e gli sconfitti e questa circostanza, non può essere ignorata né dai consiglieri, né dai cittadini».

Il nuovo sindaco ha dato subito un appuntamento ai belfioresi presenti e anche a quelli che non sono venuti alla seduta di insedimento, per venerdì prossimo alle 20.30.

«Ci troveremo con il sindaco di Caldiero, per la prima serata sul tema della fusione tra Belfiore e Caldiero», è stato uno dei tre temi caldi, subito affrontati dal sindaco. «Vogliamo informare tutti i belfioresi perché siano posti nelle condizioni di scegliere per il loro futuro. Finora abbiamo potuto mantenere tra le tassazioni più basse della provincia, con un buon livello di servizi, grazie ad elevati oneri di urbanizzazione», ha descritto lo stato del bilancio comunale il sindaco, «ma da domani, per mantenere le tasse più basse della provincia e con gli stessi servizi, dovremmo fonderci con Caldiero. L’alternativa sarà alzare la tassazione locale».

Altro punto dell’azione amministrativa della nuova maggioranza, è il passaggio della Tav, «che lambisce la parte nord del territorio, ma non tocca il centro abitato. Ho già incontrato i cittadini e le aziende che saranno espropriate», ha detto Albertini, «assieme alla funzionaria della Provincia, Elisabetta Pellegrini. Il Comune avrà una funzione di facilitatore nei confronti degli enti superiori, per tenere più uniti possibili gli espropriandi».

Albertini ha già partecipato a un incontro a Roma sulla Tav, con il Cipe che entro sei mesi definirà progetto e tracciato e alla commissione Via in Regione, nonostante sia in carica da appena venti giorni. Ultimo punto toccato da Albertini, è stato quello della vertenza legale tra l’Agsm e il Comune di Belfiore, per le royalties dovute all’ente locale per la centrale idroelettrica alla confluenza del canale ex Sava nell'Adige. «Il primo grado di giudizio è stato sfavorevole al nostro Comune, ma questo contenzioso deve essere portato fino in fondo, nel migliore dei modi, per il bene della comunità», ha concluso il nuovo sindaco, che dunque non è intenzionato ad arrendersi. E lui di mesterie, fa l’avvocato».

Zeno Martini

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