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«Fuori tutti»: la scuola evacuata in due minuti

Il momento in cui gli alunni escono dalle aule FOTO PECORA
Il momento in cui gli alunni escono dalle aule FOTO PECORA
Il momento in cui gli alunni escono dalle aule FOTO PECORA
Il momento in cui gli alunni escono dalle aule FOTO PECORA

Trenta insegnanti particolari sono entrati sabato alla scuola elementare Carlo Ederle di Caldiero. Si tratta di soccorritori, tra volontari e professionisti, che hanno insegnato ai 360 alunni come comportarsi in caso di calamità naturale e che cos'è la sicurezza, con prove pratiche. «Un'emergenza è in corso: vi preghiamo di rimanere calmi e di dirigervi alle uscite di sicurezza»: questo l'allarme vocale che attorno alle 10 è scattato per un presunto incendio. Messaggio preregistrato sia in italiano, sia in inglese e che ha fatto scendere dai due piani dell'edificio i 360 scolari, indirizzati alle tre uscite di sicurezza: una in direzione di via Caduti del Lavoro e poi piazza degli Artisti, la seconda rivolta sul parco Baden Powell e poi in piazza degli Artisti e la terza dal cortile di piazza Vittorio Veneto e poi sempre in piazza degli Artisti, che era il punto di raccolta. L'edificio è stato sgomberato ordinatamente in poco più di due minuti, un tempo davvero ottimo, considerato il numero di persone che si trovavano all'interno. A questo punto sono entrati in azione, per la prima volta dal loro arrivo al distaccamento di Caldierino lo scorso settembre, sei vigili del fuoco della nuova caserma dei pompieri che svolge servizio nell'Est veronese: hanno spento l'incendio sviluppatosi per finta nell’aula della 2a B e qui hanno segnalato due bambini intossicati dal fumo e rimasti all'interno. I sei vigili del fuoco, va specificato, erano fuori dall’orario di servizio e hanno svolto l'esercitazione in via del tutto volontaria. Così sono entrati in azione i quattro soccorritori della Croce rossa, anche loro fuori dal proprio turno di servizio, che hanno dato l'ossigeno e hanno accompagnato fuori dallo stabile i due bambini rimasti in mezzo al fumo per finta. Tutto ciò, mentre le maestre all'esterno facevano l'appello, concluso il quale sono risultati mancare quattro alunni. A questo punto, vigili del fuoco assieme a 14 volontari della squadra Valdalpone della Protezione civile Ana di Verona hanno passato a setaccio tutte le classi e i bagni, scovando i quattro bambini impauriti, che non erano scesi con i loro compagni. Una delle quattro alunne è stata immobilizzata dalla Croce rossa sulla barella, per ferite riportate durante la fuga. A coordinare l'esercitazione di evacuazione in caso di incendio, ma potrebbe essere anche per un terremoto, sono state le insegnanti Carmen Braggio e Alberta Ferrero. L'esercitazione è proseguita in piazza degli Artisti, con i volontari dell'Unità cinofila di soccorso Ana di Verona, che hanno portato otto cani da ricerca (tra essi tre cuccioli di pochi mesi) e hanno fatto vedere ai ragazzi le loro capacità di obbedienza. Gli istruttori hanno spiegato la differenza tra cani molecolari, ossia che individuano una determinata persona fiutando qualcosa che gli appartiene, cani da pista, che fiutano una traccia e la seguono e cani da soccorso. Tra questi ultimi, due cani tra i più esperti, Natalie e Marylin, hanno cercato e trovato in pochi secondi due ragazzini nascosti all'interno di due nascondigli predisposti, nel parco della piazza. La mattinata, si è conclusa con la spiegazione da parte dei sanitari della Croce rossa di come si interviene per stabilizzare sulla barella un ferito e immobilizzarlo, prendendo a prestito una insegnante. Alla prova sono intervenuti tra gli altri il vicesindaco Francesco Fasoli, delegato alla sicurezza, gli assessori Andrea Dal Sasso e Melania Martinato e la consigliere comunale delegata all'Istruzione Elisa Bonamini. La dirigente scolastica Sonia Gottin ha ringraziato i volontari e l'amministrazione comunale per aver voluto una evacuazione così ben strutturata. «Ogni nostra scuola, compie sei prove di evacuazione nel corso dell'anno scolastico», ha fatto sapere in modo da essere preparati ad ogni evenienza». •

Zeno Martini

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