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Frane da maltempo, Venezia
finanzia la messa in sicurezza

La frana lungo la strada che collega località CereghiniAi Nebiotti la circolazione è ancora a senso unico alternato
La frana lungo la strada che collega località CereghiniAi Nebiotti la circolazione è ancora a senso unico alternato
La frana lungo la strada che collega località CereghiniAi Nebiotti la circolazione è ancora a senso unico alternato
La frana lungo la strada che collega località CereghiniAi Nebiotti la circolazione è ancora a senso unico alternato

Frane e dissesti: la Regione libera quasi 360 mila euro per interventi a San Giovanni Ilarione, Arcole e Caprino veronese. La parte più consistente è destinata a San Giovanni Ilarione, il paese della Val d’Alpone col record di frane: al sindaco Ellen Cavazza la Regione erogherà infatti, complessivamente, 248.500 euro.

Si tratta della somma di quanto servirà per sistemare definitivamente la frana Cereghini (81.500 euro) e la frana Nebiotti (167.000 euro).

Ad Arcole arriveranno invece 90.854,50 euro necessari ad intervenire, in località Masera, per la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione della ex strada San Lorenzo.

Ventimila euro sono stati poi destinati a Caprino veronese, 20 mila euro per il rifacimento, in località Piozze-Cavrare, di un tratto di muro in sasso crollato in seguito alle intense precipitazioni.

I fondi (1.108.000 complessivamente distribuiti in 21 interventi) sono quelli della gestione commissariale relativa allo stato di emergenza che seguì gli eccezionali eventi atmosferici verificatisi tra il 30 gennaio ed il 18 febbraio 2014 in Veneto.

A San Giovanni Ilarione il sindaco Cavazza si dice estremamente soddisfatta: «Lo considero un premio alla costanza», afferma, «perché credo non sia passata settimana senza che io sia andata in Regione per poter sistemare un po’ dei danni lasciati dal maltempo».

Subito dopo gli eventi avversi, San Giovanni Ilarione compilò un elenco di 11 voci per complessivi 1.162.500 euro: c’erano le due frane oggi finanziate, ma pure quella in località Mazzasetti, quella di via Risorgimento e quelle nelle località Tanara, Vignaga- Nanon, Mella, Vandini e Zini.

«Queste risorse, così mi hanno spiegato, arrivano non solo perché le due frane si sono ridotte così in diretta conseguenza di quel periodo di forte maltempo, ma sono anche una specie di premio: San Giovanni Ilarione», spiega il sindaco, «con l’emergenza precedente è stato uno dei Comuni più precisi e puntuali nella rendicontazione e nel rispetto di procedure e scadenze. E io di questo ringrazio i dipendenti del Comune».

I cantieri dei due interventi potrebbero aprire alla fine del prossimo inverno, al massimo a primavera: esistono infatti solo progetti preliminari che devono essere portati all’esecutivo perché si possa procedere all’appalto. Ai Cereghini, nella zona Est del paese, all’inizio del 2014 si era verificato il cedimento di una quindicina di metri della scarpata sotto la strada comunale, strada sostenuta da gabbioni che erano finiti, per così dire, sospesi.

I lavori a salvaguardia della strada pubblica consisteranno in un intervento di chiodatura dei gabbioni per la messa in sicurezza di una trentina di metri del versante, probabilmente reso fragile anche da lavori che erano stati eseguiti nell’area privata sottostante: ai privati spetterà l’intervento da valle.

Ai Nebiotti (nella frazione di Cattignano) l’azione del dilavamento delle piogge intense e abbondantissime aveva provocato due cedimenti distinti, ma molto ravvicinati lungo la strada comunale.

Lo scivolamento verso valle si estende per un centinaio di metri e in alcuni punti il «gradino» tra la strada e il versante collinare è anche di 80 centimetri.

In tutto questo lasso di tempo l’amministrazione comunale, che ha disposto la limitazione del traffico garantendo la sola viabilità a senso unico alternato, ha continuato a monitorare e a tamponare la situazione con interventi di riempimento: presto la soluzione definitiva.

Paola Dalli Cani

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