Fossa lunga, intervento da centoventi tonnellate

Intervento anti-alluvioni nel territorio che si trova a cavallo fra i Comuni di Arcole e Belfiore. Nei giorni scorsi, infatti, il Consorzio di bonifica Alta pianura veneta ha effettuato un’opera volta a migliorare la sicurezza idrica di quell’area, consolidando le sponde dello scolo Fossa Lunga. «Siamo stati costretti ad intervenire perché c’era un’evidente erosione delle arginature», spiega il presidente del consorzio, Silvio Parise. «Questa situazione», precisa, «è avvenuta in un tratto che è particolarmente sollecitato dall’azione dell’acqua, per cui è stato necessario agire per far sì che sia garantita la salvaguardia delle abitazioni e delle aziende che sono presenti in quell’area. Un’operazione che ha utilizzato più di 120 tonnellate di pietre allo scopo di rendere gli argini più solidi e, quindi, maggiormente in grado di contenere l’acqua. «Le attività di manutenzione sono spesso sottovalutate, tanto che, se non ci sono sciagure, non se ne considera l’importanza, eppure programmare questi lavori è fondamentale per prevenire situazioni drammatiche», aggiunge il presidente dell’Alta pianura Veneta. Recentemente il consorzio, con 98 Comuni aderenti e, per quanto riguarda la nostra provincia, segue tutta l’area posta a sinistra del fiume Adige, ha eseguito numerosi interventi analoghi in varie aree del proprio territorio di competenza. «L’impiego di pietrame è considerevole, se si pensa che mediamente ne vengono utilizzati non meno di un metro cubo e mezzo per ogni metro lineare di sponda, e probabilmente basta questo dato per dare un’idea della portata dei lavori che vengono realizzati per migliorare la sicurezza idraulica del territorio», conclude il vicepresidente del consorzio, Moreno Cavazza. •