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Ferraro: «Ripartiamo da quei 953 voti»

Anna Ferraro, candidata sindaco di Nuova Arcole FOTO PECORA
Anna Ferraro, candidata sindaco di Nuova Arcole FOTO PECORA
Anna Ferraro, candidata sindaco di Nuova Arcole FOTO PECORA
Anna Ferraro, candidata sindaco di Nuova Arcole FOTO PECORA

Nuova Arcole scende in campo e concorre alle elezioni amministrative del 5 giugno candidando a sindaco Anna Ferraro che contenderà la carica a Laura Cristani del Pd, Alessandro Ceretta di Fare! e Luca Nardi della Lega Nord - Liga Veneta.

Nuova Arcole, attualmente seduto in minoranza, è un movimento nato due anni fa, quando si presentò agli elettori proprio con Ferraro candidata a sindaco. Una proposta civica, fatta da persone con la voglia di portare un contributo nuovo a un paese che, per come si era evoluto, a loro non piaceva.

Alle elezioni di maggio 2014, Nuova Arcole ha ottenuto 953 voti: «Moltissimi, per un gruppo nuovo, senza partiti alle spalle», ricorda oggi Anna Ferraro. «Da quel momento, con i consiglieri Michela Barana e Nicola Castegnaro, siamo entrati in minoranza. Tante le divergenze con l’amministrazione uscente, talmente tante che, osteggiati dal poter portare un contributo fattivo in Consiglio comunale, abbiamo deciso di investire tempo e risorse per informare i cittadini».

Nuova Arcole ha prodotto dieci pubblicazioni distribuite sul territorio, dove ha trattato i problemi più impellenti del paese. «Siamo stati gli unici nel territorio ad avere fatto questo lavoro con costanza e in modo approfondito», spiega Ferraro, «toccando argomenti di interesse pubblico. Il nostro punto di vista è stato sempre quello dell’interesse comune».

Gli argomenti affrontati? «Dalla tensostruttura in piazza Poggi, che nonostante una mozione e una petizione popolare, si trova purtroppo ancora in pianta stabile nel parcheggio della piazza», riassume Ferraro, «l’ampliamento del Museo Napoleonico, nato senza un progetto culturale a sostegno, mentre il museo originario cade a pezzi. Senza ovviamente dimenticare l’Ipab Opere riunite Don Luigi Rossi che, più che essere un’istituzione pubblica di assistenza, a noi pare usata come spazio per dare incarichi ad amici di partito. Infine le scuole medie, costruite abbattendo una struttura recente, in un trionfo di cemento armato con tanta, forse troppa fretta, per poterle inaugurare prima delle elezioni».

Nuova Arcole si ripresenta alle prossime amministrative con una lista civica, poiché non ha accettato alleanze, nonostante vi fosse la richiesta da parte di tutti gli altri gruppi e partiti, in contrasto con l’amministrazione uscente.

«Ci presentiamo per dare ad Arcole un'occasione di rinascita e di vita nuova, sconnessa da vecchi sistemi e logiche di partito», avverte Ferraro, «un paese attento sia all’ ambiente che alle opportunità di sviluppo economico per le aziende, pronto ad aiutare chiunque si trovi in difficoltà, indipendentemente dal credo politico, attento ad accogliere le richieste dei nostri anziani, tutelando i bambini e le categorie più a rischio».

«Io ci rimetto la faccia», spiega la candidata, «perché due anni fa non è stato un gioco. È stato un sogno condiviso, fatto di progetti intelligenti e lungimiranti che possono fare la differenza. Crediamo prima di tutto nel fondamentale valore della libertà, che sentiamo mancare da troppo tempo qui ad Arcole».

Zeno Martini

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