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Emma si è presa cura di tutti ora è la beniamina dell’Oasi

Emma Guadin con gli operatori della casa di riposo FOTO AMATO
Emma Guadin con gli operatori della casa di riposo FOTO AMATO
Emma Guadin con gli operatori della casa di riposo FOTO AMATO
Emma Guadin con gli operatori della casa di riposo FOTO AMATO

È la decana di tutti gli ospiti delle residenze per anziani gestite dalla Fondazione Oasi, Emma Guadin, classe di ferro 1914, oggi compie la bellezza di 104 anni, vissuti quasi tutti in località Mondello, tra il santuario della Bassanella e il castello dove è nata e cresciuta. Signora in formissima, anzi signorina, chè non ha mai ceduto alle lusinghe dei suoi molti corteggiatori e ammiratori, Emma era una bellissima ragazza prima ed è diventata una donna stupenda. Ma è stata anche una grande «mamma» essendo stata la più grande di uno stuolo di fratelli, che ha accudito ed educato come una madre, quando i suoi genitori erano impegnati: la madre nel lavoro e il padre al fronte durante la prima guerra mondiale. «Mio papà è tornato a Soave quando aveva nove anni dal Brasile, dov’era immigrato con i miei nonni», racconta Emma. «Quando è finita la Grande guerra suonarono le campane a festa e mia mamma mi disse che mio papà sarebbe tornato a casa. Gli sono corsi incontro, perché non mi aveva ancora vista: sono nata quando lui era già partito per il militare». In particolare, Emma ha seguito il fratellino più piccolo, Renato, che la vocazione religiosa ha trasformato in don Renato, di cui è stata la perpetua nella parrocchia di Borgo Venezia. Emma l’ha avuto accanto anche nella residenza per anziani, allora a villa Scrinzi, fino al 2000, quando don Renato è morto. A 16 anni, per ben 28, Emma è stata dipendente della Cantina Pieropan, come operaia in vigna e come domestica per la famiglia di Gustavo Pieropan. Ma da giovinetta ha lavorato anche a Milano, come domestica nella famiglia della sua madrina, Maria Facchin. Da adulta, infine, ha dovuto seguire i genitori: «Accompagnavo mia mamma, Elisa Dal Prà, in carozzella», rammenta la ultracentenaria, «e mi sono presa cura anche di mio papà Luigi, quando diventò infermo». E 18 anni fa ha scelto di sua spontanea volontà di entrare in casa di riposo. Qui ha seguito con attenzione i corsi di pittura, lettura e recitazione: è stata attrice nella commedia «Le vie dei canti» del 2003, rappresentata a Soave e non solo. Da bambina ha frequentato fino alla terza elementare ed era una alunna diligente, tanto da meritare il premio scolastico in più occasioni. Conserva nella sua memoria tante canzoni, filastrocche, poesie e proverbi che ha insegnato a familiari e ospiti della residenza soavese. Dove, avendo finalmente tempo per se stessa, ha raccolto una serie di fotografie di famiglia, mettendole a corredo di un libro di memorie che ha scritto di suo pugno. Per questo eccezionale traguardo, la casa San Giovanni Battista delle Oasi di Soave ha organizzato una festa di compleanno con i fiocchi oggi. Alle 16 ci sarà musica con il duo di fisarmonicisti Sergio Zocca e Luciano Tubini. Al taglio della torta, interverranno nipoti, autorità locali con in testa il sindaco Gaetano Tebaldi e il parroco don Stefano Grisi, le educatrici e gli ospiti, nonché i rappresentanti della Fondazione Oasi con il direttore della residenza Pierluigi Pelosato. •

Z.M.

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