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E il turismo andrà per i tratturi antichi

Altro che fuori dal Gal, Monteforte c'è ed è al lavoro per progettare un intervento di riqualificazione di sentieri e itinerari sulle colline del Soave. L’allarme relativo alla presunta uscita del paese dal Gruppo di azione locale Baldo-Lessinia l’aveva lanciata, via social, il consigliere di minoranza Andrea Ciresola che non aveva trovato traccia di Monteforte in un elenco pubblicato sulla stampa, sul sito del Gal e non aveva nemmeno trovato indicazioni utili chiamando, come ha spiegato, gli uffici del Gal. Sull’argomento sono approdati, in Consiglio comunale, sia il sindaco Gabriele Marini (che ha confermato la presenza di Monteforte spiegando che nel sito non appare perché il portale è in manutenzione) sia il consigliere delegato al turismo Andrea Dal Bosco che ha anche anticipato il progetto su cui Monteforte sta lavorando e che ha già ottenuto parte della copertura finanziaria proprio grazie al Gal. Il progetto, per il quale è stato di recente formalizzato l'incarico professionale al geometra Gianni Bolla, prevede la valorizzazione di sentieri e itinerari lungo le colline del Soave. Il progetto esecutivo deve essere presentato entro il 30 gennaio e sottoposto all’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, per l'erogazione dei 90mila euro assegnati dal Gal su un importo di 120mila. L'idea è riqualificare da uso agricolo a uso turistico antichi tracciati in collina, di qui il nome «La dorsale della storia», per valorizzare il territorio anche attraverso itinerari di turismo sostenibile dal punto di vista della mobilità. Sulla «sparizione» di Monteforte dal Gal, Ciresola si è impegnato a correggere l'informazione. • P.D.C.

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