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E il «prof» su Facebook
fa il divulgatore storico

Per fare divulgazione storica anche il prof si «converte» a Facebook. Massimiliano Bertolazzi, docente in pensione ma da una vita appassionato ricercatore storico di Brognoligo di Monteforte, sulla via dei social si è avviato solo lo scorso agosto ma gli sono bastate solo alcune settimane per scoprirne la forza. E così, anche spinto dall'entusiasmo di quanti hanno cominciato a seguire i suoi post dedicati al territorio e alla sua storia e a gustarsi i suoi acquerelli, ha deciso di trasformare la piattaforma in una sorta di formazione continua on line: è nata in questo modo la pagina «Divulgatore storico». Si chiama così il contenitore sul quale Bertolazzi si impegna a investire, ogni giorno, quindici minuti: «Ho accettato da poco di entrare in Facebook», spiega agli internauti, «ma voglio dedicare il mio quarto d'ora giornaliero in maniera più efficace e meno scontata o banale. Ho pensato di riprendere una vecchia rubrica, Conoscere per conservare». Così ha cominciato a scrivere corposi post finalizzati a «far conoscere le iscrizioni, le lapidi, le località, i nomi delle vie pubblicandone una foto con breve didascalia che indichi luogo, vicende in breve o spiegazione». La sua idea è che «Divulgatore Storico» apra gli occhi degli abitanti della Val d'Alpone e diventi una sorta di «a domanda rispondo» che poggia sugli interrogativi delle persone che scorgono attorno a loro testimonianze della storia di un tempo ma non ne conoscono l'antefatto. Lui, il prof, si dice pronto a rispondere. È partito dalla cima della valle, da San Bortolo, e poi pian piano è sceso «sconfinando» anche a Soave: lapidi, iscrizioni, oratori, ville private che sono sconosciuti gioielli architettonici, chiese: i suoi post in buona parte attingono dalle ricerche che sono diventate una montagna di libri alta così, e vengono arricchiti da fotografie (anche di documenti originali) e acquerelli capaci di “restituire” a chi li abita la bellezza e straordinarietà di tanti scorci troppo spesso ignorati. P.D.C.

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