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Direttrici per il 2018: il sociale e l’investimento in sicurezza

Paola Dalli Cani Sociale e sicurezza: è lungo queste due direttrici che si svilupperà per il 2018 l’attività del Comune di Monteforte. Sul piano delle opere pubbliche, tre sono invece gli interventi più rilevanti che costituiscono il piano della maggioranza del sindaco Gabriele Marini. Il 2018, per le tasche dei montefortiani, non avrà brutte sorprese: Iuc (e dunque Imu e Tasi), raccolta rifiuti, addizionale comunale all’Irpef non hanno subito ritocchi e su queste risorse il Comune ha costruito il proprio bilancio. «Volutamente non abbiamo fatto riferimento a quanto sarà introitato con la conclusione dell’accertamento Imu relativo al 2012», ha spiegato Marini, «e le risorse che arriveranno saranno risorse aggiuntive». Resta che, nel suo complesso, anche per Monteforte la «cassa» è una coperta troppo corta: «Il bilancio tiene conto delle necessità in tema di sociale e di sicurezza. Le problematiche afferenti il sociale sono in enorme aumento e drenano imponenti risorse», ha detto Marini confermando di aver potenziato questa area ma lanciando anche un allarme relativo al sostegno delle scuole dell’infanzia paritarie. «Le risorse sono notevolmente aumentate per la necessità di provvedere a personale altamente specializzato nelle scuole, ma il Comune non può più sopportare le inefficienze di Regione, Stato e parrocchie, proprietarie degli stabili. Le risorse non sono illimitate». Capitolo sicurezza: «Il 2018 sarà l’anno dei cantieri per il miglioramento sismico della scuola elementare del capoluogo e per la valutazione della situazione della scuola media e della palestra: faremo quanto sarà possibile alla luce delle nostre risorse. Lo stesso vale per la sicurezza idrogeologica», ha detto Marini, «e il problema degli allagamenti di Brognoligo e Costalunga. Si sta per predisporre lo studio di fattibilità che ha seguito l’analisi tecnica, ma le soluzioni paventate sono particolarmente costose ed il Comune non ha simili disponibilità». Marini ha esteso il discorso a tutta l’operatività del Comune: «Serve l’intervento finanziario degli enti sovraordinati sennò significativi passi in avanti non potranno essere fatti». Tre importanti voci, comunque sia, nel piano triennale delle opere pubbliche sono state scritte: per il 2018 i lavori di miglioramento della sicurezza stradale del capoluogo nel tratto di via Vittorio Emanuele II (spesa di 190 mila euro) e la realizzazione del nuovo archivio comunale alle ex scuole di Costalunga (costo 150 mila euro) mentre al 2019 è rinviato l’adeguamento antincendio del Palazzo Vescovile (spesa stimata, 300 mila euro). «La pratica del Palazzo Vescovile sta andando avanti», ha spiegato Marini, «ma è impossibile contingentare i tempi. Servono i pareri dei vigili del fuoco per valutare come procedere, e Verona deve attendere il via libera di Padova. Siamo in attesa anche del nulla osta da parte della Sovrintendenza, anche relativamente alle soluzioni legate al riscaldamento del Palazzo. Ci siamo attivati a livello regionale per cercare fondi, e se sarà possibile si potrà pensare di intervenire già nel 2018». •

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