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«Daremo altri posti letto
anche a questa struttura»

L’assessore Luca Coletto
L’assessore Luca Coletto
L’assessore Luca Coletto
L’assessore Luca Coletto

Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità, non ci sta a prendersi la responsbailità di una legge che non sente sua: «È il decreto ministeriale 70 che definisce sanitari gli ospedali di comunità e del resto, se fossero socio-sanitari bisognerebbe anche spiegare ai degenti perché sarebbe a loro carico il 50 per cento della quota alberghiera. Insomma la Regione su questa questione ha operato per tutelare i propri cittadini, evitando di caricarli di odiosi balzelli», spiega Coletto. Resta il fatto che i 30 posti letto a Tregnago non ci saranno perché resteranno i 15 attualmente presenti.

«Con la nostra delibera abbiamo stabilizzato la situazione che avevamo. Chi ha ben operato in questi anni è stato premiato, come l’Odc di Tregnago, perché potrà rientrare nella quota di redistribuzione di posti letto, ben 380 su tutta la Regione, nel corso del 2018. Per i posti assegnati non potevamo pensare solo a Tregnago, visto che il bacino si allarga anche a San Bonifacio e dintorni: dunque il criterio è stato quello di distribuire equamente sul territorio, per venire incontro alle esigenze di tutte le aree. L’ultimo pensiero della Regione e del mio assessorato è quello di penalizzare qualcuno. Basti pensare che a fronte di 1.260 posti per acuti tagliati in tutto il Veneto nel 2013, oggi ne abbiamo assegnati ben 1.400 in post acuzie. Ne abbiamo ancora 380, lo ripeto, da redistribuire nel 2018 e terremo sicuramente conto anche di Tregnago», assicura Coletto. Infine un invito: «Dal 2016 l'amministrazione comunale sa di dover chiedere il comodato d’uso della struttura».

«Non ci è ancora arrivata la richiesta. Appena ci sarà inviata l’autorizzeremo, così come prevede la legge. Poi si potranno cominciare i lavori e alla fine assegneremo i posti», assicura l’assessore. La paura è di fare i lavori e non vedersi poi assegnare un bel nulla: «Non c’è ragione: l’Odc di Tregnago ha dimostrato di lavorare bene e noi lo riconosciamo. Tutto il resto è polemica sterile che non porta da nessuna parte», conclude amareggiato l’assessore alla sanità, Luca Coletto. V.Z.

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