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Danni dell’alluvione, parte l’iter dei rimborsi

L’intervento dei pompieri
L’intervento dei pompieri
L’intervento dei pompieri
L’intervento dei pompieri

Maltempo del primo settembre, per i danni alle imprese agricole di nove comuni veronesi e di alcuni quartieri di Verona interverrà il Fondo di solidarietà nazionale di settore. È questo il passaggio che si attende a conclusione dei sopralluoghi e delle verifiche che hanno condotto l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan, di concerto con la Giunta regionale, ad inoltrare al Ministero per le politiche agricole e forestali la declaratoria di eccezionale avversità atmosferica. Proprio questo passaggio, accompagnato dalla mappatura di dettaglio delle aree colpite, consentirà al Ministero di attivare procedure e risorse del Fondo. Gli agricoltori le cui aziende ricadono nelle aree mappate e che hanno registrato danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile, avranno 45 giorni di tempo, a far data dalla pubblicazione dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto di declaratoria dell’esistenza di eccezionale avversità atmosferica, per inoltrare le domande di accesso agli indennizzi. Stando alle verifiche condotte in queste dieci settimane i Comuni interessati sono quelli di Colognola ai Colli, Cazzano di Tramigna, Illasi, Mezzane di Sotto, Montecchia di Crosara, Monteforte d’Alpone, Negrar, San Pietro in Cariano, Soave e, per la città di Verona, le località Parona, Quinzano, Avesa, Quinto e Mizzole. Alla mappature ci si è arrivati a conclusione di sopralluoghi e verifiche dei tecnici dello sportello interprovinciale di Avepa, l’agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura: allo stesso ente, nello specifico alla sede di Verona dello sportello unico agricolo interprovinciale di Verona e Vicenza, gli agricoltori dovranno far riferimento per le domande di indennizzo. Fa un passo avanti, dunque, anche l’iter relativo ai danni in agricoltura che le violente piogge hanno causato in ampie aree della nostra provincia e che avevano spinto il Governatore del Veneto, Luca Zaia a decretare lo stato di crisi. Il censimento dei danni a privati, imprese ed enti, articolato in due successive fasi, si è conclusa lo scorso 15 ottobre ed è stata inviata a Roma in attesa che il governo, per il tramite del dipartimento della Protezione civile, riconosca lo stato di emergenza e preveda la liberazione di risorse per i contributi a cittadini, aziende ed enti pubblici (come Comuni, Consorzi di bonifica, Genio civile eccetera) danneggiati. Ora si attendono i futuri passi proprio del dipartimento della Protezione civile che fino ad oggi però, non si è espressa su tempi e modi di elargizione dei contributi necessari a coprire i danni. •

P.D.C.

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