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Dal vino all’arte casearia
Le eccellenze in vetrina

Il territorio si mette in vetrina per raccontare i suoi valori: dal vino all’industria, dal cachemere all’arte casearia, dalla gastronomia all’accoglienza il tutto servito «nel più bel giardino vitato d’Europa». Sono le parole di Paolo Menapace, presidente della Strada del vino Soave ma pure dello Iat di Soave: di territorio, come di eccellenze e di turismo, è uno che se ne intende. Come Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio tutela vini Soave e Recioto di Soave, che è la voce dei 3.000 agricoltori che curano e coccolano i 7000 ettari della Denominazione: “Questo paesaggio, che da un anno si fregia del titolo di Paesaggio rurale di interesse storico, è protagonista di un evento inimitabile. Qui la vigna avvolge tutti i concorrenti”. Che la Montefortiana sia una vetrina straordinaria anche per il tessuto produttivo locale lo conferma un dato: alla Cantina di Monteforte, che da anni ha legato il suo nome ad alcune delle corse della Montefortiana, da quest’anno si aggiunge anche il gruppo Collis-Veneto wine group. Scommette sulla Montefortiana pure la ricotteria Elda: “E’ un alimento considerato povero ma ideale per chi fa sport. Ecco perchè quest’anno iniziamo la corsa di avvicinamento al mondo dello sport: quest’anno la passione diventa sfida”, spiega Eleonora Zerbato. Ecco perchè “Elda”, che fornisce il 90% della Gdo italiana, fornirà oltre 2000 prodotti agli atleti delle competitive. E di sapori ne sa decisamente molto il Pastificio Avesani che a Monteforte servirà qualcosa come 16 quintali di tortellini: furono i primi, più di 40 anni fa, ad intuire le potenzialità del podismo della domenica. E ancora la frutta che diventa succo (Hawaiki), le olive che diventano extra vergine (Turri), il latte che diventa delizia gastronomica (Meggle), la pasta fresca (Cose buone) senza dimenticare l’industria dell’Est veronese, dalle elettropompe di Pedrollo al cachemere firmato Falconeri.

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