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Ciliegia:«La Regione aiuti i coltivatori ad avere l’Igp»

Fioritura di ciliegi: lo spettacolo si ripeterà tra pochi mesi
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La «Ciliegia della Val d’Alpone» ha appena iniziato la sua corsa per la certificazione Igp (indicazione geografica protetta) e già trova chi chiede alla Regione di sostenere il progetto: è Giovanna Negro, consigliere regionale di «Veneto del Fare». Negro ha presentato una mozione con cui chiede alla Giunta del Governatore Luca Zaia di costituire un fondo per sostenere la costituzione dei consorzi Doc e Igp. L’ultima aggregazione che si è formalizzata in provincia di Verona è quella tra i Comuni di Montecchia di Crosara, Roncà, San Giovanni Ilarione, Vestenanova, Monteforte d’Alpone e Soave, assieme all’Associazione cerasicoltori di Montecchia e la partnership tecnica di Coldiretti, con l’obiettivo di avviare l’iter per l’ottenimento dell’Igp. «La Regione Veneto dovrebbe essere al fianco di tutte le aziende agricole locali anche contribuendo economicamente a percorsi di valorizzazione», considera Negro, «perché l’identificazione di un prodotto tipico e la sua tutela rappresentano i cardini di sviluppo di una moderna agricoltura che riesce a coniugare una redditività delle imprese agricole con un elevata qualità produttiva». Per questa ragione ritiene necessario «istituire un fondo, con una congrua dotazione finanziaria, diversificato per interventi e che possa essere sia a fondo perduto che a fondo di rotazione, per permettere l’aggregazione di soggetti interessati in una prima attuativa e finalizzato alla creazione di consorzi di tutela». L’attività degli organismi di tutela come le aggregazioni create attorno ad un progetto di ottenimento di certificazioni di qualità «aumentano il valore economico delle singole denominazioni d’origine e delle indicazioni geografiche. Molte realtà territoriali con produzioni di elevata qualità ma elevata frammentazione dei fondi produttivi, però», evidenzia Negro riferendosi proprio all’Est veronese, «hanno spesso difficoltà e costi maggiori rispetto a realtà in cui i prodotti sono coltivati su vaste aree o con pochi produttori organizzati». • P.D.C.

P.D.C.

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