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Campioni, sindaci, carabinieri
La solidarietà «nuota» 24 ore

Anche Aglaia Pezzato, reduce dalle olimpiadi di Rio, ha partecipato alla 24 ore di solidarietà Fidas
Anche Aglaia Pezzato, reduce dalle olimpiadi di Rio, ha partecipato alla 24 ore di solidarietà Fidas
Anche Aglaia Pezzato, reduce dalle olimpiadi di Rio, ha partecipato alla 24 ore di solidarietà Fidas
Anche Aglaia Pezzato, reduce dalle olimpiadi di Rio, ha partecipato alla 24 ore di solidarietà Fidas

La solidarietà supera barriere e limiti. Un esempio significativo lo ha dato la manifestazione «24 ore del donatore», promossa da Fidas Verona sabato 27 e domenica 28. I 291 partecipanti da tutta Italia, e anche dall’estero, hanno totalizzato infatti la bellezza di oltre 160 chilometri nella vasca Olimpionica, in 24 ore, dalle 16 di sabato alle 16 di domenica.

I partecipanti hanno percorso 3208 volte le vasche, superando ogni precedente record: lo scorso anno ci si era fermati a poco più di 156 chilometri. La nona edizione della «24 Ore del donatore» Fidas è diventata uno storico appuntamento per i donatori di sangue che hanno affollato le antiche terme di Giunone, non solo provenienti dal veronese e dal Veneto, ma da tante parti d’Italia: 21 donatori sono arrivati dal Piemonte. Altri da Friuli, Lazio, Puglia e Calabria.

Sono scesi in vasca per la prima volta anche tre stranieri: uno statunitense, un vietnamita ed un giapponese, invitati dal presidente regionale di Fidas, Fabio Sgarabottolo, che ha nuotato nel quarto d’ora di mezzogiorno di domenica. Ad aprire la manifestazione sabato, invece, sono stati il sindaco di Caldiero, Giovanni Molinaroli, con i colleghi delle amministrazioni comunali di Colognola, Zevio, Soave, Bovolone e Valeggio sul Mincio.

Il passaggio in vasca della mezzanotte tra sabato e domenica è stato «firmato» dal presidente nazionale Fidas, Aldo Ozino Caligaris. Ha chiuso la staffetta, domenica pomeriggio, la campionessa padovana Aglaia Pezzato, testimonial della maratona di nuoto, reduce dalle olimpiadi di Rio. «Ancora una volta giovani e meno giovani si sono ritrovati per un appuntamento che coniuga sport e corretti stili di vita», dice il presidente nazionale di Fidas, Aldo Ozino Caligaris, «ma anche per ricordare l’importanza di donare il sangue periodicamente, al di là dell’occasionalità di particolari emergenze, come quella del terremoto in centro Italia».

«È stato significativo vedere la partecipazione di atleti, donatori e di non donatori», evidenzia il presidente provinciale di Fidas, Massimiliano Bonifacio, «persone che hanno fatto il loro quarto d’ora in vasca e chiesto informazioni per iniziare a donare il sangue». Dunque obiettivo della maratona di nuoto raggiunto. «Adesso stiamo già pensando ad un evento in grande stile per il decennale della 24 ore, nel 2017», annunciano all’unisono Bonifacio a Caligaris.

Emozionante il momento vissuto sabato notte: alle 23.59, per la prima volta in 9 edizioni, la 24Ore si è fermata per un minuto di silenzio, per ricordare le vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia. Dopo i sindaci, le prime vasche sono state eseguite da Stefano Mengozzi e Thomas Frigo, atleti della Blu Volley Verona. È sceso in vasca anche Nicola Bolzonello, del gruppo nuoto dei Carabinieri. La conclusione è stata affidata ad atleti che hanno sostenuto con affetto il messaggio della Fidas: Andrea Volpini e Rodolfo Valenti delle Fiamme Oro, Lisa Fissneider delle Fiamme Gialle, oltre che, come detto Aglaia Pezzato la quale ha nuotato con Federica Pellegrini alla staffetta 4 per 4 stile libero femminile. «È il terzo anno che vengo a Caldiero a dare il mio contributo», spiega la testimonial Aglaia, che ha nuotato con i simboli e i colori dell’esercito italiano

Zeno Martini

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