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Caldiero e Belfiore uniti,
ecco che cosa accadrà

Il municipio di CaldieroLa sede del Comune di Belfiore, paese chiamato alle elezioni amministrative domenica 5 giugnoGiovanni Molinaroli (Caldiero)Davide Pagangriso (Belfiore)
Il municipio di CaldieroLa sede del Comune di Belfiore, paese chiamato alle elezioni amministrative domenica 5 giugnoGiovanni Molinaroli (Caldiero)Davide Pagangriso (Belfiore)
Il municipio di CaldieroLa sede del Comune di Belfiore, paese chiamato alle elezioni amministrative domenica 5 giugnoGiovanni Molinaroli (Caldiero)Davide Pagangriso (Belfiore)
Il municipio di CaldieroLa sede del Comune di Belfiore, paese chiamato alle elezioni amministrative domenica 5 giugnoGiovanni Molinaroli (Caldiero)Davide Pagangriso (Belfiore)

È entrata in funzione la macchina organizzativa per informare la cittadinanza dei due Comuni circa il progetto di fusione tra Belfiore e Caldiero. Oggi infatti si terrà la prima serata informativa aperta a tutti i cittadini di Caldiero, ma anche di Belfiore, alle 20,45 nella nuova sala civica, all’ultimo piano della nuova ala della scuola elementare Carlo Ederle, con ingresso da piazza Vittorio Veneto, a Caldiero.

Va avanti dunque il progetto di fusione per la nascita del nuovo Comune unico, che si chiamerà Belfiore Caldiero Terme, nonostante si debba comunque attendere l’esito delle elezioni amministrative a Belfiore del prossimo 5 giugno.

Dopo aver ricevuto l’ok dalla Regione, le due amministrazioni comunali confinanti hanno avviato la fase di divulgazione dei contenuti dello studio di fattibilità per la fusione dei due Comuni, studio tecnico finanziato con 20mila euro dalla Regione e depositato a Palazzo Ferro Fini.

«Belfiore Caldiero Terme, un futuro in Comune» è lo slogan-titolo che le due amministrazioni comunali hanno scelto per promuovere il ciclo di serate informative sulla possibilità di fusione, in programma in entrambi i paesi. L’obiettivo di questi appuntamenti è fotografare la situazione attuale dei due centri e fornire i dati tecnici relativi al nuovo Comune unico.

Relatori della prima serata saranno l’assessore all’informatizzazione Umberto Ligorio e il consigliere Paolo Albertini, incaricati dalla Giunga Molinaroli di seguire questa tematica e di illustrare i contenuti dello studio di fattibilità elaborato nei mesi scorsi. Modererà la serata la giornalista Adriana Vallisari.

I SINDACI di Caldiero e di Belfiore, Giovanni Molinaroli e Davide Pagangriso, insieme agli amministratori pubblici dei due paesi e ad alcuni funzionari comunali, saranno a disposizione per rispondere alle domande e alle curiosità dei cittadini, coinvolti così direttamente, per la prima volta, nel progetto di fusione.

Poi spetterà proprio a loro decidere e dire l’ultima parola quando saranno chiamati a esprimersi con un referendum, che suonerà più o meno così: «Sei favorevole alla fusione tra i Comuni di Caldiero e Belfiore? Si - No».

«In un contesto di finanza pubblica che ha ridotto progressivamente e notevolmente i trasferimenti dallo Stato agli enti locali, di oltre il 60 per cento tra il 2010 e il 2015 nel nostro caso», spiega l’ assessore Umberto Ligorio, «la fusione tra Comuni rappresenta un’interessante opportunità per avere a disposizione risorse straordinarie, sia statali che regionali».

«Per chi ha vissuto da amministratore questo periodo», aggiunge il consigliere comunale Paolo Albertini, «la volontà di riorganizzare lo Stato riducendo la complessità, i costi amministrativi e la dispersione degli oltre ottomila Comuni italiani è chiarissima. Di fronte a questo processo a nostro giudizio inevitabile (e, a quanto si coglie, anche per l’attuale governo Renzi, dato che è in discussione a Roma la legge per la riduzione dei Comuni italiani, ndr) ci sono due modi di porsi: il primo è anticipare un’aggregazione sfruttando gli incentivi economici e gli elementi dei nostri territori, il secondo è aspettare di subire raggruppamenti imposti dall’alto e senza incentivi, tra qualche anno».

Zeno Martini

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