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Calcio al campanilismo
se le giovanili si uniscono

Roberto Praga, il sindaco Attilio  Gastaldello e Daniele Perbellini durante l’incontro in municipio
Roberto Praga, il sindaco Attilio Gastaldello e Daniele Perbellini durante l’incontro in municipio
Roberto Praga, il sindaco Attilio  Gastaldello e Daniele Perbellini durante l’incontro in municipio
Roberto Praga, il sindaco Attilio Gastaldello e Daniele Perbellini durante l’incontro in municipio

Ci potrebbe essere un futuro di collaborazione tra le due società calcistiche del capoluogo, il San Giovanni Lupatoto e il Pozzo.

L’ipotesi di cui si sta discutendo, quella di una gestione unitaria del settore giovanile, è nata nel corso di un incontro svoltosi nei giorni scorsi in municipio.

I presidenti delle società calcistiche di San Giovanni Lupatoto e Pozzo, rispettivamente l’imprenditore Daniele Perbellini e il geometra Roberto Praga, hanno incontrato il sindaco Attilio Gastaldello per illustrare le attività delle rispettive società e per confrontarsi su possibili collaborazioni mirate al miglioramento e alla crescita di entrambi i sodalizi.

Ricordiamo che il San Giovanni gestisce i campi da calcio dello stadio Battistoni in via XXIV Maggio mentre il Pozzo ha in gestione i campi di via Monte Pastello, nella Zai lupatotina.

L’incontro congiunto era scaturito dalla richiesta dell’associazione calcio del capoluogo, il San Giovanni, di poter fruire di spazi alternativi essendo momentaneamente indisponibile il terreno da gioco presso il campo centrale a seguito dei lavori in corso per la messa a norma del campo sportivo Battistoni. Le opere in svolgimento stanno infatti determinando qualche difficoltà al regolare svolgimento delle attività del San Giovanni.

La società del Pozzo ha offerto la disponibilità a ospitare i cugini, nei limiti degli spazi orari che residuano dalla propria attività, sia per alcune partite di allenamento che, all’occorrenza, qualche partita di campionato.

Ma l’occasione di incontro sembra essersi rivelata particolarmente propizia anche per riflettere su altre forme di collaborazione che non siano dettate solo dall’emergenza o da necessità temporanee. Il sindaco Gastaldello, che formalmente custodisce anche la delega allo sport, si è dichiarato molto soddisfatto dell’esito del confronto e ha evidenziato come il mondo sportivo sia determinante per l’educazione e lo sviluppo dei giovani.

«L’esempio di chi conduce le società sportive diventa importante per far passare un messaggio di valori quali la solidarietà e la capacità di lavorare insieme», ha dichiarato Gastaldello a margine dell’incontro con le due società calcistiche locali.

«In passato qualche episodio di eccessivo campanilismo aveva precluso il dialogo tra le società calcistiche lupatotine, ma oggi noto con soddisfazione che la situazione è ben diversa».

Il presidente del calcio Pozzo, Praga, serve un assist: «Si potrebbe pensare di realizzare un unico settore giovanile in ottica di un futuro sviluppo nei rapporti, per riuscire a far crescere i giovani sempre meglio, valorizzando territorio e strutture. Con un settore giovanile unico tra le diverse società si può crescere a livello qualitativo, poiché con più quantità si può estrarre maggiore qualità, creando così la possibilità di far giocare tutti senza rinunciare a squadre competitive».

Perbellini, presidente del San Giovanni, aggiunge: «Cominciare a pensare a una gestione unitaria del settore giovanile è importante anche perché un tempo c’erano più ragazzi che si dedicavano al calcio, mentre oggi il numero è calato per la presenza di una maggiore offerta di discipline sportive. Collaborando si raggiungerebbe un numero ottimale di partecipanti, abbassando i costi ed evitando di dover fare acquisti di giocatori esterni».

«La prospettiva di una collaborazione potrebbe rivelarsi un passo importante per la comunità calcistica lupatotina», conclude il sindaco. «Non c’è solo in gioco la prestazione delle squadre o dei ragazzi oppure l’obiettivo di abbassare i costi, bensì soprattutto lo scopo di creare coesione tra i giovani, permettendo loro di migliorarsi grazie a un maggiore confronto».

Renzo Gastaldo

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