<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Bim Adige, si vota
Scontro in Comune
sul presidente

La sede del Bim Adige
La sede del Bim Adige
La sede del Bim Adige
La sede del Bim Adige

C’è un ente (il Consorzio Bacino imbrifero e montano dell’Adige, noto come Bim Adige); c’è un presidente in scadenza (Franco Rancan) e da eleggere nell’assemblea consortile convocata per domani; ma non c’è on line (www.bimadige.vr.it) uno straccio di documento che ne parli e i consiglieri della lista di minoranza Civica Gialloblu sono preoccupati: «Il sito è una scatola vuota e abbiamo scoperto che il rappresentante del Comune di Tregnago all’interno della Bim Adige è l’attuale presidente Rancan, che potrebbe ricandidarsi vista la sua lunghissima carriera al vertice dell’ente che data ormai da un ventennio», scrive il capogruppo Christian Colombari in una lettera mandata al sindaco Simone Santellani ma per conoscenza anche all’Autorità anticorruzione, al Prefetto e a tutti i sindaci del Consorzio. La fa accompagnare da un parere legale dell’avvocato Elena Corsini, che alla domanda se i Consorzi di Comuni debbano ottemperare agli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto trasparenza, risponde chiaramente di sì, «perché anche i Consorzi sono tenuti al rispetto del decreto legislativo 33/2013, noto come Decreto trasparenza, se superano una popolazione complessiva di cinquemila abitanti nei Comuni consorziati, oltre ad avere l’obbligo di individuare e nominare i soggetti preposti alla vigilanza sull’attuazione delle disposizioni e sanzioni, in particolare il responsabile anticorruzione, il responsabile per la trasparenza e l’Organismo indipendente di valutazione».

«Ma non c’è nulla di tutto questo sul sito, a differenza di quello del Bim Trentino che invece è correttamente strutturato e il confronto è imbarazzante», denuncia inoltre il capogruppo Christian Colombari.

A nome del gruppo si chiede anche come sia saltato fuori il nome di Franco Rancan a rappresentante di Tregnago e spulciando tra gli atti del Comune si scopre che il decreto di nomina, firmato dal sindaco, risale al 14 ottobre scorso, preceduto il 6 ottobre da un contributo di 40mila euro elargito dal Bim Adige e recepito prima in Giunta e in un secondo momento in Consiglio comunale.

«Ognuno può trarre le conclusioni che crede, ma il sindaco di Tregnago si sente ben rappresentato da chi non sta adempiendo agli obblighi di pubblicità e trasparenza che invece sono a fondamento della buona gestione di tutti gli enti di natura pubblica?», si chiede Colombari, che insiste nel precisare «se sia opportuno dare ancora fiducia alla stessa persona».

Il gruppo consiliare Civica Gialloblu chiede al sindaco Santellani di «provvedere con urgenza e con effetto immediato alla revoca della nomina di Rancan da componente dell’assemblea consortile del Bim Adige in rappresentanza del Comune di Tregnago» e ai componenti dell’assemblea, che lunedì voteranno il nuovo presidente, «di valutare con attenzione le osservazioni presentate, di fare le verifiche opportune e di trarne le conseguenze anche alla luce delle responsabilità alle quali il Bim Adige è stato esposto nel mancato adempimento di precisi obblighi di legge».

Il sindaco Simone Santellani conferma invece: «La nomina di Franco Rancan dovrebbe essere motivo di orgoglio per il paese, perché si tratta di persona con esperienza che può ambire alla riconferma dell’incarico. Sono convinto di aver scelto la persona giusta, cittadino di Tregnago, uomo di notevole esperienza e presidente uscente, che ha amministrato sapendo dialogare con tutti i Comuni consorziati, superando le barriere territoriali e della politica, un presidente veramente per tutti come dimostrano i contributi a favore di tutti i Comuni».

Il primo cittadino prosegue: «Credo di aver scelto una persona che possa garantire il meglio per tutti e per il mio paese».

«È vero anche che il sito del Bim Adige è spoglio», ammette Santellani, «ma non lo è da oggi ed è pretestuoso che Colombari lo evidenzi solo adesso e non nel periodo in cui era vicesindaco, quando il Bim Adige ha elargito contributi per le scuole, per l’ambulatorio di Cogollo, per le associazioni tregnaghesi. Quanto al contributo di 40mila euro destinati al parcheggio vicino alla chiesa parrocchiale del capoluogo, rientrano in un progetto di ben 290mila euro e sono ben poca cosa rispetto alle migliaia di euro che il Bim Adige eroga a tutti i Comuni consorziati. Per lo stesso principio Rancan non dovrebbe essere votato da nessuno, visto che tutti hanno ricevuto contributi sotto la sua presidenza», aggiunge Santellani.

Per quanto riguarda la non pubblicazione del decreto di nomina, il sindaco precisa che si tratta di un errore degli uffici, a cui è già stato rimediato: «Però neanche il decreto di nomina fatta dall’ex sindaco Ridolfi, della Civica Gialloblu, era mai stato pubblicato: si tratta di una procedura che nessuno in passato aveva contestato e per la quale non si possono colpevolizzare gli uffici, tanto più che la nomina è pubblica e accessibile a chiunque immediatamente, per telefono o mail. Considero tutto questo una polemica sterile e solo politica», conclude Santellani, «a pochi giorni dalle elezioni del nuovo presidente».

Vittorio Zambaldo

Suggerimenti