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Benvenuti!
È un saluto
a sei voci

Benvenuti, un saluto a sei voci. La due giorni a tutto podismo che sta dentro la 42ª Montefortiana inizia oggi. Solo marcia? No, per Antonio Pastorello, neo confermato presidente della Provincia di Verona, questa superclassica d’inverno è «il palcoscenico dell’Est veronese, la vetrina di tutto ciò che è positivo».

Il sindaco di Monteforte d’Alpone Gabriele Marini accoglie gli ospiti della manifestazione che è «patrimonio di tutta la provincia di Verona e non solo». Soave, che presta anche le sue strade alla corsa, sintetizza con una immagine, con la voce del vice sindaco Gaetano Tebaldi, cosa sia la Montefortiana, cioè «lo sguardo di chi nelle cose ci mette passione e voglia di arrivare».

Giovanni Pressi, presidente del Gruppo sportivo dilettantistico Valdalpone-De Megni, che la Montefortiana se la inventò 42 anni fa, sottolinea come la manifestazione (e guarda in particolare ai 44 chilometri dell’Ecomaratona -Clivus), «regali ai podisti una panoramica completa e suggestiva del territorio, dai vigneti del Soave ai ciliegieti di Montecchia di Crosara fino ai castagni di San Giovanni Ilarione».

Per Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio tutela del vino Soave e del Recioto di Soave, «Montefortiana è garanzia solidale al servizio di tutti» mentre Paolo Menapace, presidente della Strada del vino Soave, chiude tutto ciò che è Montefortiana in sole quattro parole: «Per me è emozione».

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