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Beatrice continuerà a sorridere
nella nuova sede a San Bonifacio

L’indimenticabile sorriso di Beatrice Bevilacqua morta a 40 anni
L’indimenticabile sorriso di Beatrice Bevilacqua morta a 40 anni
L’indimenticabile sorriso di Beatrice Bevilacqua morta a 40 anni
L’indimenticabile sorriso di Beatrice Bevilacqua morta a 40 anni

L’associazione «Il sorriso di Beatrice», nata a Colognola quasi sette anni fa per volontà della famiglia di Beatrice Bevilacqua, giovane mamma del paese scomparsa a causa di un cancro, ha una nuova sede. La onlus, che fino ad ora faceva capo a via degli Alpini a Pieve di Colognola, proprio nell’abitazione di Rino Davoli, marito di Beatrice e presidente dell’associazione, ha trovato casa a San Bonifacio, al civico 4 di piazza Costituzione, vicino al municipio. Sabato 23 gennaio, alle 11.30, si terrà l’inaugurazione con presentazione dell’attività svolta e programmata.

Costituitasi con l’intento di trasformare il dolore per la perdita di una famigliare in speranza per chi quotidianamente vive l’esperienza del cancro, l’associazione «Il sorriso di Beatrice» fornisce sostegno psicologico, burocratico e sociale alle famiglie in cui è presente un malato oncologico, sostenendo, al tempo stesso, la ricerca medica. «La nuova sede di San Bonifacio ci è stata concessa gratuitamente dal Comune», fa sapere Davoli, «e diventerà un punto di riferimento significativo nel territorio; anche la vicinanza all’ospedale «Fracastoro» di San Bonifacio rafforza il progetto di continuità, per il quale da anni ci adoperiamo, tra la struttura ospedaliera e la nostra realtà associativa. Il sostegno alle famiglie bisognose di un aiuto legato all’incontro con la malattia, è sempre il nostro principale obiettivo. Sono continue le richieste di aiuto per le quali continuiamo ad adoperarci offrendo supporti anche economici oltre che psicologici».

Quest’anno per il 19 gennaio giorno del compleanno di Beatrice sempre ricordato con eventi solidali, l’associazione si è voluta fare un regalo in sua memoria fornendo un nuovo strumento informativo: «È uscito, infatti, il primo numero del «Il Gazzettino del sorriso di Beatrice», un foglio pubblicato online che aggiornerà periodicamente sull’operato della nostra associazione. A tal proposito», anticipa Rino Davoli, «il 2016 per noi sarà un anno davvero interessante dal punto di vista culturale, sociale e sanitario».

Impegnata anche sul piano della sensibilizzazione e divulgazione, l’associazione ha pubblicato il bando di alcuni concorsi rivolti a diverse realtà del tessuto sociale. «Ho preso un granchio» è il primo, ed è rivolto agli alunni della scuola superiore: «È un progetto che si pone come percorso di psico-educazione su temi quali la patologia oncologica, la salute, le terapie, le domande e le paure che possono accompagnare la malattia», spiega il presidente. «Parlare ai giovani di queste realtà significa agire sul piano divulgativo e della prevenzione perchè sempre più ragazzi, in famiglia, tra amici e conoscenti, si imbattono nella patologia oncologica che a volte è ancora un tabù. Con questo progetto in febbraio saremo in classe al liceo Montanari di Verona sperando di poter affrontare la tematica anche in altri istituti».

La seconda iniziativa è la riproposizione del «Premio Beatrice 2016», giunto alla quinta edizione, che prevede, da parte di scuole di ogni ordine e grado, gruppi associativi, parrocchie e altro, la produzione di un elaborato, uno scritto o un’opera grafica, musicale, di danza, fotografica o multilmediale avente per oggetto solidarietà e volontariato. Il bando del concorso è pubblicato sul sito www.ilsorrisodibeatrice.com. Per informazioni su attività del gruppo e concorsi è possibile telefonare al numero 392.1609331 oppure inviare una mail a ilsorriso@ilsorrisodibeatrice.com.M.R.

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