Paola Dalli Cani Un racconto drammatico e sentimentale tinto di giallo che diventa una cartolina di Verona e la candida a capitale del lusso e della «upper class»: dentro questa cornice si muove Il compromesso, il film che ha trasformato lo studente Nicholas Fattori (perché questa è la categoria in cui sono normalmente iscritti i suoi lavori nei concorsi italiani) in film maker. «È così», dice lui, 18 anni, di Colognola ai Colli, al quinto anno di informatica e telecomunicazioni all’Isiss Dal Cero di San Bonifacio. «Stavolta la scuola (che pure grazie a lui ha più volte ben figurato al Global educational festival di Sanremo, ndr) non c’entra. A 14 anni mi hanno definito il regista più giovane d’Italia e finalmente ecco un lavoro tutto mio: ce l’avevo nella testa da tanto tempo e ad agosto ho trasformato l’idea in soggetto e sceneggiatura». Ecco chi era quel ragazzo che armato di videocamera Ultra HD e attorniato da una troupe di venti persone si è «impadronito» nelle scorse settimane di lungadige Castelvecchio, piazza Duomo e di alcune vie del centro a Verona, ma pure di una decina di strutture dell’accoglienza, a partire dal super lussuoso Altana Relais di Verona. «Ci ho creduto io ma pure il Comune di Verona, l’assessorato alla cultura e Verona Film commission, i Comuni di San Bonifacio e Zevio e ci hanno creduto le boutique e gli atelier che hanno messo a disposizione gli abiti per la parte costumistica», racconta Fattori. Ha fatto tutto da solo, «dormendo quattro ore per notte senza nessuno scossone sul profitto a scuola», precisa, «andando semplicemente di persona a raccontare la mia idea». Tutti (compresa la cineteca di Bologna e il Comune di Milano, che gli hanno già chiesto il film) si sono fatti contagiare. Anche al cast ha pensato lui: «Ci sono Gemma Roncari, studentessa di Lettere di Caldiero che fa anche la modella e l’indossatrice e Alessandro Rigo di Villafranca che studia Innovation management a Milano ma fa anche il modello», dice Fattori. «E poi Claudia Potycki che è di Colognola e si divide tra set e studi in Design della moda allo Iuav di Venezia e, infine, Marco D’Elia, di Peschiera, che fa il modello e studia Scienze della comunicazione, e infine Eleonora Toma, ventunenne di Verona che studia al Politecnico di Milano e ha esperienza in teatro e al cinema». Al fianco di Nicholas due collaboratrici d’eccezione: la mamma Meri Crivellaro come aiuto regista-factotum e la sorella Marika specialista del trucco&parrucco. E il fim? «Venti minuti per parlare di sentimenti, amore, tradimento, relazioni, società, il mistero del femminile, l’essere e l’avere, l’apparenza e la realtà... e indirettamente la scuola», anticipa Fattori facendo capire che il film tesse e disfa, mostra la scena e anche il backstage, le luci e anche le ombre attorno ad Aurora, la protagonista. Svela poco, invita a «guardare sotto il velo», a ricordarsi che i sogni possono diventare realtà se sul tuo cammino incontri chi li incoraggia e non li distrugge sottovalutandoli. C’è Nicholas nel film, e non solo dietro la videocamera. •