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Avis e Fidas primeggiano
Schierato anche l’esercito

Maria Letizia Mencarelli
Maria Letizia Mencarelli
Maria Letizia Mencarelli
Maria Letizia Mencarelli

La donazione di sangue vince su tutti: Avis e Fidas primeggiano nella classifica dei gruppi più numerosi iscritti al 42° Trofeo Sant’Antonio Abate-Falconeri. Di gruppi podistici «firmati» Avis, però, la classifica che ha messo in fila qualcosa come 169 gruppi, ne ha contati in tutto sette, oltre a un gruppo Avis-Aido, un altro gruppo con le insegne dell’associazione italiana donatori di organi ed un gruppo Fidas. Se l’Avis montefortiana ha provveduto alla distribuzione di oltre 2.000 palloncini rossi, la Fidas scaligera ha installato il suo tradizionale ristoro «km 0» con caffè, the, panettone e gadget che invitano a farsi donatori di sangue.

In corsa, in gruppo, c’erano anche i Carabinieri di Badia Calavena e anche una cinquantina di allievi volontari dell’85° Rav di Montorio (e tra loro la bellissima Maria Letizia Mencarelli, unica donna, 25 anni e una grinta grande così) accompagnati dal capitano Giuseppe Zangrillo col via libera del maresciallo Massimiliano Borzillo e del comandante Alessio De Gortes. Basta guardare la classifica per capire quanto poco ci voglia a far gruppo (e a portarsi a casa un premio gustoso): ci sono riusciti i bancari della filiale Bcc Credito vicentino di Soave ma pure gli studenti dell’Isiss Dal Cero di San Bonifacio, i dipendenti della Libreria Manuale di Prato come gli agenti di La viola assicurazione di Cologna Veneta. Tra i tanti bipedi alla Montefortiana 2017 hanno corso anche I Leprotti dell’omonimo gruppo podistico di Pove del Grappa, Le Rane di Vangadizza, I millepiedi di Fiorenzuola (Piacenza), I Canguri di Cerea, Le lumache di Cornedo (Vicenza), I leoni a km 0 di Castelfranco Veneto. Sono nati gruppi estemporanei, come quello degli Amici della Montefortiana partiti da Castelmaggiore (Bologna) e quello degli Amici di Antonia e Davide, che sono i coniugi Allio (coppia in cui lui, il generale degli Alpini in pensione, apre la casa piazzata sul nastro di partenza del Trofeo e serve litri e litri di zabaione, torte e prelibatezze di ogni genere preparati dalla moglie).

Adeguatissimi, perché il loro nome indica il podista poco tecnico e molto gastronomico, I Tapascioni del running team di Robecco (Milano) che potrebbero fare il paio con Gli sbandati di Bovolone. Sempre che non intervenga la Carnegrea che dà il nome al gruppo podistico di Zevio o non sia ora di appendere al chiodo Le sgalmare (gruppo di Colà di Lazise) prima che facciano uno Spolvaron, come il nome del gruppo podistico in arrivo da Padova. Tanti i gruppi? Certo che sì, senza nulla togliere però ai Pochi ma buoni arrivati da Megliadino (Vicenza). P.D.C.

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