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Atterraggio sbagliato, tragica fine

Un tragico errore in fase di atterraggio con il paracadute a Boscomantico, lo schianto contro un ultraleggero regolarmente parcheggiato. È morto così, nel pomeriggio di Ferragosto, Corrado Magoga, 48 anni, istruttore esperto che aveva all’attivo 5.300 lanci. Abitava da un paio d’anni a San Valentino, frazione di Badia Calavena con la moglie Caterina Castagna, originaria di Velo, con la quale si era sposato nel 2013. Mercoledì aveva quasi concluso il suo volo quando è avvenuto qualcosa di incomprensibile per un paracadutista della sua esperienza, maturata alla Scuola di paracadutismo di Boscomantico dove era arrivato come allievo ventenne ed era diventato, per la sua passione e competenza, un fidato istruttore, come dimostrano le decine di voli in tandem postati sui canali social da chi si era lanciato con lui in tutti questi anni. Alle 17 Corrado è andata a sbattere contro l’ultraleggero: le ferite erano tali che è morto lì, a poche decine di metri da dove sarebbe dovuto atterrare, nonostante il disperato tentativo di salvarlo. È stata la moglie, anche lei paracadutista e infermiera, a precipitarsi per prima a soccorrerlo. Subito dopo è arrivata l’ambulanza del 118 ma, nonostante tutti gli sforzi degli operatori sanitari, per lui non c’è stato nulla da fare. Sul luogo della tragedia anche la Polizia: gli agenti della Questura sono andati sul posto per verificare quanto era avvenuto e quando è apparso chiaro che si era trattato di un errore umano lo hanno riferito al pubblico ministero di turno, che ha subito disposto la restituzione della salma ai familiari, senza disporre alcun sequestro, né ulteriori accertamenti. I funerali si svolgeranno domani nella chiesa di Parona, alle 16. «Magoga aveva all’attivo più di 5.300 lanci», racconta sconvolto Alberto Bauchal, direttore della Scuola di paracadutismo che è stata chiusa per lutto. «Un paracadutista cresciuto qui, da più di vent’anni con noi, un nostro allievo e poi istruttore esperto. Ha fatto una manovra sbagliata in fase di atterraggio durante un lancio di divertimento con amici». Emanuele Anselmi, giovane sindaco di Badia Calavena, ha espresso le condoglianze sua e di tutta la comunità alla moglie Caterina e agli altri familiari di Magoga. L’ultimo incidente mortale di un paracadutista a Boscomantico si era verificato nel settembre 2004. La vittima fu il trentenne veronese Walter Rama, che aveva all’attivo oltre 400 lanci e che era precipitato durante un lancio in squadra. Il paracadute suo e di compagno si attorcigliarono al punto che i due iniziarono a scendere a spirale, una caduta solo in parte rallentata. Nel marzo dell’anno precente era morto un carabiniere della compagnia di Este, Marco Laurano (con oltre 500 lanci all’attivo) che ogni mese andava a Boscomantico, circolo al quale era iscritto da cinque anni. Fu un incidente inspiegabile: non si aprì il paracadute, la vela d’emergenza si srotolò a soli cento metri dal suolo. L’impatto fu terribile: Laurano venne immediatamente soccorso, era cosciente ma in condizioni disperate. Morì due giorni dopo. •

V.Z.

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