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Asportate le sostanze tossiche

La fabbrica dei Pfas è stata liberata per circa la metà dalle sostanze tossiche che conteneva. All’interno di Miteni Spa, l’azienda chimica di Trissino in provincia di Vicenza, che secondo Arpav è responsabile per oltre il 97 per cento della contaminazione della falda da sostanze perfluoro-alchiliche, è in corso da qualche giorno un programma di svuotamento che è conseguente alla dichiarazione di fallimento emessa a inizio novembre dal tribunale di Vicenza. Questa attività è stata avviata nei giorni immediatamente precedenti al Natale e dovrebbe concludersi entro la prima settimana di gennaio. A confermarlo è Renato Volpiana, uno dei membri delle rappresentanze sindacali dei lavoratori. «Il lavoro per togliere gli elementi chimici più pericolosi (in particolare, si tratta di cloro, acido nitrico ed acido fluoridrico) sta procedendo secondo i piani», spiega Volpiana dell’Rsu. Volpiana racconta che a portarlo avanti sono gli stessi dipendenti di Miteni: per questo compito vengono fatte lavorare a rotazione 40 - 45 persone, con il coordinamento della ditta che ha elaborato il piano di svuotamento. I lavoratori che erano alle dipendenze di Miteni sono in tutto 105. Da qualche giorno sono in cassa integrazione straordinaria per un anno, grazie all’adozione di misure eccezionali concordate attraverso l’intervento della Regione e del Ministero del Lavoro.

LU.FI.

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