Quattro mani al lavoro daranno futuro all’arte del ferro battuto che ha toccato traguardi altissimi in Val d’Illasi grazie a Berto da Cogolo e alla sua bottega e che può contare oggi su una continuità di ispirazione e di innovazione in due giovani artisti: Simone Scapini di Bussolengo e Marco Bonamini di Cogollo.
Vengono da scuole completamente diverse: Marco è cresciuto alla bottega del padre Mario e ha una formazione classica ispirata dalla scuola della Val d’Illasi; Simone, di Bussolengo, ha uno stile moderno che interpreta il ferro per soluzioni ardite mai viste prima, puntando su un design innovativo e vicino alla sensibilità contemporanea. Pur conoscendosi da anni, li ha fatti incontrare una commissione per un lavoro destinato a un cliente arabo di Dubai che voleva una scala in ferro ma decorazioni a sbalzo in ottone.
«Mi sono rivolto a Marco ed ho trovato il compagno ideale per dei lavori insieme», rivela Simone. Suo il disegno e la struttura; di Marco l’ornato con soluzioni innovative perché l’ottone non si comporta come il ferro e se è facile stamparlo e riprodurlo in migliaia di pezzi e difficilissimo trovare la lega giusta, il giusto punto di temperatura per trattarlo con martellate che lasciano il segno ma che possono anche rovinare irrimediabilmente il risultato.
Tra i due è nato un sodalizio che si ripropone di rilanciare dall’incontro di due sensibilità l’antica arte del ferro battuto e di ridare alla Val d’Illasi il prestigio che quest’arte le aveva procurato.