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Apre il nuovo Museo napoleonico
Libri inediti e sala multimediale

Apre al pubblico il nuovo museo napoleonico. Arcole oggi può vantare un complesso museale di tutto rispetto, specializzato sul periodo francese in Italia e, in particolare, sulla prima Repubblica Italiana e sul Regno d’Italia, durante il dominio di Napoleone Bonaparte.

Domani, alle 10.30, verrà inaugurato il nuovo museo napoleonico, «che da questo momento si chiamerà Museo di Arcole e della Battaglia Napoleonica», annuncia il vicesindaco Alessandro Ceretta.

Nella nuova sala espositiva, adiacente all’antico oratorio che formava finora l’unico corpo del museo, sono raccolti ed esposti reperti trovati in loco, che vanno dal periodo dell’antica Roma, fino alla celebre battaglia di Napoleone, combattuta in queste terre nel novembre del 1796.

«Queste non sono le uniche novità», aggiunge Ceretta. «Ha trovato collocazione nel nuovo complesso museale la pure la biblioteca napoleonica, ossia la dotazione di libri sul periodo napoleonico e sulle gesta del generale corso, di proprietà del Comune, che finora non era mai stata consultabile per carenza di spazi adeguati per l’esposizione», riferisce ancora Ceretta.

Resta nella parte storica del museo aperto trentadue anni fa, dall’allora sindaco Lovanio Pedrollo, la collezione napoleonica di reperti e documenti donata al Comune dall’architetto Gustavo Alberto Antonelli. Rimarrà anche il famoso catafalco, con la statua di Napoleone defunto.

La nuova sala che accoglierà le comitive ha una dotazione multimediale, i servizi igienici e la biblioteca con il materiale librario inedito. Il costo per la sua realizzazione è stato di 262.500 euro. Altri 60 mila euro sono serviti per sistemare gli spazi esterni, con il nuovo parcheggio pubblico a servizio del museo, che tornerà molto utile anche alla parrocchia e ai fedeli che vanno in chiesa, essendo a ridosso della parrocchiale di San Giorgio e dell’oratorio.

«Quest’opera, che porterà di certo visitatori, studenti e storici ad Arcole», evidenzia il sindaco facente funzioni, «va collegata al restauro e alla sistemazione dell’area dell’Obelisco, portata a termine lo scorso anno”.

Zeno Martini

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