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Aperta otto anni fa
la scuola è da rifare
Il Comune si rivarrà

Edoardo Pallaro, sindaco di Montecchia di Crosara
Edoardo Pallaro, sindaco di Montecchia di Crosara
Edoardo Pallaro, sindaco di Montecchia di Crosara
Edoardo Pallaro, sindaco di Montecchia di Crosara

Polo scolastico: i pavimenti sono da demolire e da rifare a nemmeno otto anni dall’inaugurazione della scuola. E il Comune decide di contestare il danno a progettista, impresa e tecnico collaudatore.

La vicenda sta emergendo a Montecchia di Crosara. Stando all’accertamento tecnico preventivo del quale la Giunta del sindaco Edoardo Pallaro ha incaricato l’architetto Mario Mattioli, per risolvere i guai della scuola servono almeno 320 mila euro (al netto dell’Iva): nello specifico servono 250 mila euro per demolire e rifare i pavimenti di piano terra e primo piano ed altri 20 mila euro per i serramenti. Secondo la Giunta, dal 2008 sarebbero «emerse presto problematiche legate alla qualità della realizzazione. Sull’intera pavimentazione sia al piano terra che al piano primo si sono create micro fessurazioni e numerosi avvallamenti nonché infiltrazioni di acqua meteorica dai serramenti».

Pallaro conferma: «In questi anni, ogni anno, dalla scuola sono arrivate segnalazioni di problemi e di danni, e per questa ragione abbiamo deciso di vederci chiaro incaricando, un anno fa, un tecnico». Che ha fotografato la situazione e presentato la perizia di stima. Quando Pallaro e la giunta se la sono trovata davanti agli occhi, alla luce della «non idonea costruzione ed omissiva direzione lavori e collaudo» sono ricorsi all’avvocato Luigi Bellazzi per capire come dare avvio alla contestazione alle parti in fase stragiudiziale.

CONDIVIDENDO la «strategia operativa» proposta dal legale, nei prossimi giorni la giunta formalizzerà anche l’incarico per la formulazione di una prima proposta conciliativa, tentativo imposto per legge prima di portare la controversia in un’aula di giustizia.

All’idea di un unico polo scolastico ci pensò per prima, a metà degli anni Ottanta, l’allora sindaco Elisa Caltran che vincolò per questo le aree di via San Pietro in cui sorgono campo sportivo e Palazzetto. A dar corso all’opera, anche grazie ai contributi previsti dalla Regione Veneto per chi costruiva poli scolastici che sfruttassero impianti sportivi esistenti, ci si riuscì nel 2005. A fronte di una spesa stimata in 3,5 milioni di euro (progetto redatto dall’architetto Stefano Braggio), la Regione mise a disposizione un contributo da 1.250.000 euro. La parte restante della spesa fu coperta dal controvalore assegnato alla ex scuola elementare alienata all’impresa (chiamata a realizzare anche altre opere aggiuntive) per 1.350.000 euro circa ed un mutuo acceso dal Comune. Si aggiudicò i lavori l’impresa edile Caltran di Montecchia di Crosara, quella di cui all’epoca era direttore tecnico l’attuale capogruppo di minoranza Carlo Trestini che oggi ne è il titolare.

UNA PRIMA POLEMICA si era accesa a settembre 2008, tre mesi dopo l’inaugurazione della scuola. Uno dei gruppi della minoranza di allora, col capogruppo Patrizio Dal Cero, sollevò alcune contestazioni sui lavori: intervennero, smentendo categoricamente, sia l’allora sindaco Giuseppe Cavazza, che lo stesso Trestini assieme ai tecnici dell’ impresa che difesero scelte tecniche e qualità del loro lavoro e del lavoro delle altre ditte coinvolte nel cantiere. Spirava già aria di elezioni, quelle vinte da Edoardo Pallaro qualche mese dopo: fu lui, verso la fine del 2009 in Consiglio comunale, a notare come ci fosse voluto un anno per dotare la scuola di campanello e tende.

Paola Dalli Cani

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