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Andrea firma il bis
e vince anche il Palio
della Val d’Alpone

Il vincitore del Palio dei mussi della Val d’Alpone FOTO AMATO
Il vincitore del Palio dei mussi della Val d’Alpone FOTO AMATO
Il vincitore del Palio dei mussi della Val d’Alpone FOTO AMATO
Il vincitore del Palio dei mussi della Val d’Alpone FOTO AMATO

A dorso d’asino l’esperienza fa la differenza: Andrea «Caco» Magnaguagno, dopo aver regalato domenica la vittoria del Palio dei mussi di Terrossa a contrà Valle, conquista per la frazione pure il Palio delle Val d'Alpone imponendosi sui fantini dei cinque comuni.

Stesso copione della prima edizione della sfida tra Terrossa, Roncà, Vestenanova, San Giovanni Ilarione, Montecchia di Crosara e Monteforte d’Alpone, vinta anche lo scorso anno dal trionfatore del palio terrossano.

Al mussodromo, accompagnati da un tifo decisamente cresciuto rispetto al 2015, sono scesi Simone Cattazzo per Vestenanova, Francesco Rossetto per San Giovanni Ilarione, Luca «Ciccio» Bevilacqua per Montecchia, Davide «Fighi» Pra’ per Monteforte, Andrea Armotti per Roncà e l’eroe della Valle per Terrossa. La partenza ritarda qualche istante perché, nell’attesa, le asinelle assegnate a Montecchia e Monteforte imboccano il tracciato al contrario. Una volta ricomposta la griglia di partenza a scattare in avanti sono Terrossa, Monteforte, Roncà, Montecchia e Vestenanova: quest’ultima asinella a qualche metro dalla partenza quasi scaraventa a terra Cattazzo.

San Giovanni parte, poi l’asino si prende una lunga pausa per poi rimettersi in marcia.

Passa davvero poco e dal gruppo di testa, che imbocca la discesa del tracciato, fa capolino Terrossa: poco dietro Montecchia che sembra guadagnare terreno ma alla fine, nel chiudere il primo giro, passa 9 secondi dopo Terrossa. L’asinello di Terrossa, imboccata la curva e parte al galoppo lungo il rettilineo (scelta tattica che confermerà anche nei giri successivi).

Nel frattempo dalla discesa sbuca Vestenanova, ma l’asino fa capire di voler vedere com’è salirci da lì: il fantino riesce a raddrizzare l’asino e prosegue doppiato da Terrossa, che chiude il secondo giro. Chiude il secondo giro anche Montecchia, e si fanno vivi anche San Giovanni e Monteforte. «Te gh’è mia da far la passerella qua davanti», sbotta Pra’ rivolto al musso che se la prende comoda.

Al canapo di partenza arriva anche Roncà col fantino che quasi finisce a terra, l’asino di Vestenanova arriva al galoppo, scaraventa a terra il fantino e si fa inseguire prima di essere acchiappato.

Passa davvero poco e le grida dei bambini annunciano l’arrivo in solitaria di Terrossa: Andrea Magnaguagno, che dopo quello di domenica sta per conquistare anche il Palio della Val d’Alpone, è commosso e quando taglia il traguardo lo fa con un inchino. I festeggiamenti per la vittoria bis sono già entrati nel vivo quando chiudono la loro corsa anche Monteforte e Roncà, gli unici classificati.

Andrea Magnaguagno, che aveva dedicato la vittoria di domenica ai nipotini gemelli che stanno per nascere, ha gioco facile nel prendere atto che con due trofei ce n’è uno per nipote.

Roberto Turri (sindaco di Roncà), Giampaolo Ghiotto (Pro loco di Monteforte), Nicola Roncolato (Pro loco Montecchia), Ercole Storti (assessore di San Giovanni Ilarione) e Giuliano Baldo (portavoce di Vestenanova) brindano con Paolo Guarda, presidente del Palio dei mussi di Terrossa.

Un «cin cin» che, nelle parole di tutti, è un plauso a una «magnifica manifestazione», l’unica che unisce la valle e l’incoraggiamento a sviluppare, anche oltre la groppa di sei asinelli, progetti comuni per il comprensorio della Val d’Alpone. P.D.C.

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