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Anche il robot per svuotare lo scolo del Gabbiano azzurro

Il sindaco Carcereri de Prati e l’assessore Nogara assistono ai lavori
Il sindaco Carcereri de Prati e l’assessore Nogara assistono ai lavori
Il sindaco Carcereri de Prati e l’assessore Nogara assistono ai lavori
Il sindaco Carcereri de Prati e l’assessore Nogara assistono ai lavori

È un intervento effettuato con mezzi all’avanguardia quello voluto dall’Amministrazione di Colognola in località Calle, dov’è iniziata la pulizia della condotta di scolo del torrente demaniale Barbera. Le acque di questo prognolo che costeggia la Sp 10 della Val d’Illasi, a tratti a cielo aperto e in altri interrato, provengono da tutta la vallata e, per aiutarle a defluire, nel 1981 è stata costruita dal Genio civile una condotta sotterranea, chiamata «Gabbiano azzurro». «Questo scolmatore corre per 1 km al confine tra Illasi e Colognola conducendo parte delle acque al Progno per evitare allagamenti nella zona nei due paesi e nella frazione di San Zeno», spiega l’assessore ai lavori pubblici Andrea Nogara, durante un sopralluogo a Calle con il sindaco Claudio Carcereri de Prati. «La condotta viene pulita ora per la prima volta impiegando macchinari speciali», precisa il primo cittadino, «per prevenire straripamenti in caso di pioggia causati dal materiale depositatosi nella tubatura». Poi tocca a Nogara spiegare la genesi di questa scelta: «In questi anni gli operatori comunali hanno fatto manutenzione ai chiusini della condotta ma era difficile intervenire dentro al tubo. Ora è possibile farlo grazie a un camion che al suo interno ha un grosso aspiratore a secco con cui preleva il materiale dalla condotta raccogliendolo in un serbatoio caricato sul mezzo». Sono stati utilizzati strumenti tra i più moderni: «È un macchinario tedesco d’avanguardia con aspiratore a risucchio che abbiamo in esclusiva in Italia», sottolinea Giacomo Rosa, tecnico dell’azienda, «capace di intervenire su 46 mila metri cubi all’ora mediante un tubo che aspira liquidi, solidi e fanghi fino a 40 metri di profondità. Il tubo collegato alla macchina viene inserito nella condotta attraverso aperture fatte precedentemente. In alcune fasi», riferisce, «introdurremo piccoli robot cingolati, che siamo i primi a utilizzare, con agganciato un tubo di misura ridotta». Circa le sostanze rimosse, Nogara fa sapere: «Sono ghiaia, sabbia e materiale di derivazione fluviale, analizzati con campionamenti». L’analisi è parsa opportuna perché, di quest’opera del valore di 30 mila euro che dovrebbe concludersi in una decina di giorni, non si butta via niente: «I detriti sono risultati riutilizzabili come materiale da costruzione; li useremo come sottofondo nella realizzazione del nuovo parcheggio della scuola primaria», annuncia il primo cittadino. Una scelta prettamente ecologica: «Così l’intervento sarà doppiamente ecologico: oltre alla pulizia, che permetterà alle acque di ben defluire verso il Progno», fa notare l’assessore, «non dovremo affrontare spese per il materiale della parte sottostante del parcheggio». •

M.R.

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