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Alle urne in 7.323, lo spoglio comincerà alle 23

Sono 7.323 gli elettori invitati a verificare il possesso della tessera elettorale per poter partecipare domenica al referendum sulla fusione tra i Comuni di Roncà e di San Giovanni Ilarione. Non solo: devono verificare la disponibilità di spazi liberi per l’apposizione del timbro. Gli uffici elettorali nei due municipi sono aperti nel caso di smarrimento o necessità di sostituzione. Al seggio ci si dovrà presentare anche con un documento d’identità valido. A San Giovanni Ilarione sono chiamati al voto 4.197 elettori (2.154 uomini, 2.043 donne) che faranno riferimento a cinque sezioni di voto. A Roncà gli aventi diritto al voto sono invece 3.126 (1.570 uomini e 1.556 donne): voteranno in tre sezioni. SI VOTERÀ dalle 7 alle 23 e lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura delle operazioni di voto. Questo referendum consultivo non prevede quorum, è dunque valido a prescindere dal numero dei votanti. È LA SECONDA consultazione referendaria nel giro di un mese nel Veronese: il 17 dicembre si era votato per la fusione tra i Comuni di Caldiero e Belfiore che avrebbe potuto dare vita al Comune di Belfiore-Caldiero Terme, ma i cittadini si sono espressi categoricamente per il no: i contrari sono stati 2.434, i favorevoli solo 825, praticamente un terzo. A Belfiore aveva votato il 56,56 per cento dei cittadini che avevano diritto a farlo, mentre a Caldiero si erano presentati alle urne solo il 34,5 per cento degli elettori attesi ai seggi (confermando la tendenza alla scarsa partecipazione alle urne manifestata già alle amministrative di giugno. Il Comune di Caldiero però non ha rinunciato all’intenzione di aggiungere Terme alla propria denominazione, facendone espressa richiesta alla Regione Veneto. • P.D.C.

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