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A Colognola e a Villafranca,
due rapine in meno di mezz’ora

L’ingresso della sala slot Imperial a Colognola ai Colli vittima di una rapina alle 14.30 FOTODIENNE
L’ingresso della sala slot Imperial a Colognola ai Colli vittima di una rapina alle 14.30 FOTODIENNE
L’ingresso della sala slot Imperial a Colognola ai Colli vittima di una rapina alle 14.30 FOTODIENNE
L’ingresso della sala slot Imperial a Colognola ai Colli vittima di una rapina alle 14.30 FOTODIENNE

Furti (tentati e consumati) e rapine. Nelle ultime ore è successo di tutto, ma in un paio di casi almeno, i responsabili sono stati trovati.

Nel caso delle rapine, due in mezz’ora, sono state messe a segno una a Colognola ai Colli e un’altra a Villafranca. La prima è stata alle 14.30 alla sala slot di via Stra’ a Colognola. Un rapinatore con cappellino in testa e occhiali da sole s’è presentato alla cassiera della sala Imperial e minacciandola con la pistola s’è fatto consegnare l’incasso: sei mila euro, quindi è scappato a piedi. Tutto ripreso dalle telecamere.

Mezz’ora dopo da tutt’altra parte, a Villafranca, un rapinatore con cappello in testa a fazzoletto sulla faccia stile cow boy è entrato nella filiale della Banca di Credito cooperativo di Concamarise in via Bixio e puntando un taglierino al cassiere s’è fatto dare 5.300 euro. Quindi è uscito dalla banca dove ad attenderlo c’era un complice in moto. E anche loro hanno fatto perdere le tracce. In entrambi i casi indagano i carabinieri di San Bonifacio e Villafranca, sul posto anche il personale della Sezione investigativo scientifica alla ricerca di indizi.

La polizia invece dopo una segnalazione giunta al 113, ha arrestato in città, in via Marengo un romeno senza fissa dimora in Italia e con precedenti per furto colto in flagranza del reato di tentato furto in abitazione. L’uomo si era introdotto nel box auto di pertinenza dell’abitazione. Il proprietario di casa, accortosi dell’accaduto, ha chiamato il 113. Ieri il romeno è stato condannato a un anno e mezzo, resta in carcere.

L’altro episodio in via Arche Scaligere a dare l’allarme i proprietari che hanno sentito dei rumori e trovato un abbaino rotto. Sono stati sorpresi due ragazzini, si erano nascosti in un cantiere in un cantiere edile presente nella casa adiacente: uno dei due calzava dei guanti da lavoro, l’altro aveva con sé uno zainetto con all’interno degli arnesi da scasso. Inoltre, uno dei due fermati veniva trovato in possesso della somma di 820 euro e di un telefono cellulare spento, poi sequestrati. I due sono risultati minorenni, quindi non arrestati e portati in una struttura protetta. A.V.

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