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A Belfiore restano servizi
Ma municipio a Caldiero

Durante l'incontro pubblico con Paolo Fortin, a Caldierino, sono intervenuti i sindaci di Belfiore e Caldiero. «È già stato fissato dai due Consigli comunali che, se andasse in porto la fusione, il municipio principale sarebbe quello di Caldiero», ha illustrato il sindaco di Belfiore Alessio Albertini, «ma non significa che il municipio di Belfiore andrebbe chiuso: rimarrebbe aperto per tutti i servizi frontman ai cittadini». «Verrebbero trasferiti a Caldiero intanto solo gli uffici e i servizi che non richiedono rapporto diretto con il pubblico», ha proseguito Albertini. «Si manterrebbero anche gli impegni con l'Unione di Comuni Verona Est, ad esempio per la polizia locale e per i servizi sociali: si potrà valutare in un secondo momento se riportarli a livello comunale». «Le risorse andrebbero impiegate al 70 per cento nel territorio dove vengono raccolte: oneri di urbanizzazione, oppure accordi pubblico–privato precedenti alla fusione, In modo che gli utili delle terme non finiscano interamente a Belfiore, ad esempio. La rappresentanza di ogni paese, verrebbe garantita sia in Consiglio comunale che nella giunta».

«STIAMO PREDISPONENDO un opuscolo con tutti i dati relativi al nuovo Comune, che verrà distribuito a giorni a tutte le famiglie», ha annunciato il sindaco di Caldiero, Marcello Lovato. «Già qualcuno in paese a Caldiero si è attivato per far partire un comitato, o un fronte del si. Comunque tutti avranno la possibilità di esprimersi liberamente».

«È un grande atto di generosità quello che stanno facendo i vostri sindaci e queste due amministrazioni», ha concluso Paolo Fortin dell'Anci, «perché, se vinceranno i sì, andranno a casa tutte e due, per dare un'occasione importante agli amministratori che verranno dopo di loro». Z.M.

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