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È tempo di fiori
Gli iris colorano
borgo Campiano

Il campanile di Campiano spunta tra gli iris in fiore
Il campanile di Campiano spunta tra gli iris in fiore
Il campanile di Campiano spunta tra gli iris in fiore
Il campanile di Campiano spunta tra gli iris in fiore

Sulle colline di Campiano si accendono domani i colori della Festa degli iris, arrivata alla sua quinta edizione per iniziativa di Giovanni Nasoni che la ideò con l’allora parroco don Piergiorgio Cristofaletti. «Ebbe da subito successo», racconta Nasoni, che ne è tutt’ora l’organizzatore e che risiede nell’antico borgo di Campiano.

«Ci proponevamo», aggiunge il promotore, «di conservare la memoria della storia del paese attraverso una delle attività che più lo avevano caratterizzato assieme alle coltivazioni del ciliegio e dell’ulivo. Per questo abbiamo coinvolto gli abitanti più anziani che avevano partecipato in passato alla raccolta e conservazione degli iris, destinati all’industria profumiera, poi inevitabilmente caduti in abbandono quando l’arrivo di prodotto a più basso costo dal Nord Africa e dall’Oriente ha reso non più conveniente la lavorazione».

«La festa è per rendere omaggio a questo umile fiore che ha salvato in tempi difficili l’economia di tante famiglie, che sopravvivevano con scarne risorse ricavate da una terra difficile, perché di alta collina, con l’unica acqua che era quello che arrivava dal cielo. Anche la festa è una festa povera, ma con un’anima, fatta di passione e di emozioni dedicate agli anziani e ai giovani che vogliono capire», aggiunge Nasoni.

Il programma prevede alle 9 l’apertura del bar con panini, bevande e caffè. Aprirà anche il piccolo museo C’era una volta il 900, che racchiude vecchi giochi, attrezzi per il lavoro agricolo e l’allevamento, utensili da cucina, giochi artigianali costruiti dai genitori e dai nonni e che in qualcuno susciteranno nostalgia, in altri curiosità di conoscere tempi andati.

Ci sarà in canonica, sul lato del museo, anche l’esposizione di lavori dei 75 alunni della scuola primaria di Asparetto di Cerea, chiamati a inventarsi una riflessione sul tema Val Tramigna.

Alle 9.15 ci sarà la celebrazione della messa, seguita a mezzogiorno dall’apertura degli stand gastronomici, con gnocchi di malga a cura dell’associazione Antica Terra gentile e gli organizzatori aggiungeranno grigliate e torte fatte in casa.

Nel pomeriggio, dalle 14, dimostrazione pratica, a cura di un abitante della frazione, sulle modalità di raccolta e lavorazione dei rizomi di iris. Per tutta la giornata il centro della frazione sarà popolato di bancarelle di artigiani locali e artisti chiamati a esporre i loro prodotti, banchetti di antiquariato e modernariato, festa di pittori e poeti.

L’evento, che è organizzato in collaborazione con il Comune, la parrocchia, gli alpini di Cazzano di Tramigna, Erba Madre e Kaminando, è stato adottato anche dall’azienda dolciaria Dal Colle ed è momento spontaneo, fatto di storia e di vita, proposte di cibo genuino e a costi minimi «perché non cerchiamo guadagno, ma solo occasione di stare insieme in amicizia, in un posto magnifico dal quale si domina la Val Tramigna e la pianura, offrendo l’occasione di conoscere questi luoghi e la loro storia», conclude Nasoni, che ha il desiderio di far diventare Campiono «il paese dell’iris» e progetta di arricchire le vie del paese con murales sulle case con l’iris come soggetto.

Vittorio Zambaldo

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