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«È necessario che la gente
abbia le idee chiare»

Fusione avanti piano, dunque. «A livello politico, sull’argomento c’è l’impressione di un forte rallentamento», ammette il consigliere comunale di opposizione di Caldiero Luciano Lucchese. «Bisogna sollecitare in tal senso incontri e serate informative per far capire alla gente quale opporunità si andrebbe a perdere se non passasse la linea del sì. Le condizioni economiche sono addirittura migliorate. Personalmente sarei stato favorevole a far ritardare di un anno le elezioni a Belfiore e attendere l’esito del referendum prima di rinnovare il Consilgio comunale, perché non sappiamo quale posizione avrà la futura amministrazione belfiorese». Nel paese vicino l’attuale maggioranza, guidata dal sindaco Davide Pagangriso, in scadenza, è favorevole alla fusione, così come l’intero Consiglio comunale in carica che si è espresso unanimemente a favore. Del resto Pagangriso è stato fautore della fusione. «Occorre incontrare i cittadini dei due paesi, per cercare di raccogliere le impressioni degli stessi», avvisa il consigliere di maggioranza di Caldiero Paolo Albertini, «coinvolgendo direttamente la gente, che sarà chiamata a esprimersi con il referendum. Questo anche per ovviare a stereotipi o idee di fusione campate in aria e senza fondamento: bisogna arrivare al referendum ben consapevoli di ciò che si andrà a votare». Z.M.

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