<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«È la miniera dei fossili
Siamo una delle località
più importanti al mondo»

Fossile di aragosta
Fossile di aragosta
Fossile di aragosta
Fossile di aragosta

Patrimonio mondiale in quanto scenario paleontologico unico al mondo: è questo il valore principe su cui si costruirà la candidatura Unesco della Val d’Alpone. Lo si capisce leggendo le considerazioni che compaiono nell’atto costitutivo dell’associazione temporanea di scopo «Faune, flore e rocce del Cenozoico nella Val d’Alpone» e nelle delibere dei Comuni aderenti: è qui che si evidenza «il carattere di pregio del paesaggio e della Valle d’Alpone, delle rocce vulcaniche che racchiudono numerosi giacimenti paleontologici dell’Eocene», e di queste aree come «luoghi di eccezionale valore universale». Quello della Val d’Alpone è un vero e proprio «paesaggio culturale», così come è definito dalla Convenzione Unesco (Parigi, 1972) relativamente a quei «siti che sono originati dalla combinata attività dell’uomo e della natura». Sono qui le «rocce vulcaniche e sedimentarie marine che racchiudono numerosi giacimenti paleontologici dell’Eocene, tra cui quelli di Bolca», località i cui fossili sono noti fin dal Cinquecento. «La grande biodiversità e l’eccezionale conservazione, specialmente dei pesci rinvenuti nelle due località più rappresentative di Bolca, la Pesciara e il Monte Postale, ne fa il giacimento più ricco al mondo», si legge nel testo del documento che evidenzia come «il patrimonio paleontologico della valle, che è conservato in alcuni piccoli musei locali e nei principali musei italiani, europei ed extraeuropei, ha un importante ruolo nella storia della scienza». Date le premesse (che sono solo una sintesi limitata all’aspetto paleotologico scelto come criterio idoneo a definire l’unicità della zona), la conclusione è che la Valle d’Alpone sia a tutti gli effetti una delle «località fossilifere più importanti al mondo, in particolare per quanto riguarda l’Eocene marino e terrestre». Abbastanza, insomma, per definirla patrimonio mondiale dell’umanità. P.D.C.

Suggerimenti