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Preapertura della caccia

Conto alla rovescia
Meno 4, e i cacciatori
prendono la mira

I cacciatori imbracciano il fucile e prendono la mira. Da giovedì prossimo scatteranno i cinque giorni di preapertura della caccia in Veneto (gli altri saranno i due sabato e domenica successivi) che precedono l’avvio della stagione venatoria compresa tra domenica 18 settembre e lunedì 30 gennaio. In preapertura sarà consentito sparare a merli, tortore, ghiandaie, gazze, cornacchie nere e grigie. Il calendario dei prelievi, come ogni stagione, non è uguale per tutte le specie: tortora e combattente sono cacciabili fino al 31 ottobre; la lepre fino al 30 novembre; il merlo fino al 15 dicembre; starna, fagiano, allodola, quaglia e coniglio selvatico fino al 31 dicembre; ghiandaie, gazze e cornacchie nere e grigie fino all’11 gennaio; beccaccia e tordo bottaccio fino al 19 gennaio. Limiti alla caccia sono stati previsti anche per le lepri bianche, le pernici bianche, il fagiano di monte e la coturnice, il cui prelievo scadrà il 30 novembre e in base a piani di prelievo numerici e a censimenti specifici.

PER TUTTE le altre specie resta la scadenza del 30 gennaio, salvo nove giornate di posticipo della stagione venatoria: dall’1 al 9 febbraio, infatti, si potranno cacciare ghiandaia, gazza, cornacchia nera e grigia solo da appostamento.

La caccia agli ungulati (daini, camosci, caprioli, cervi e mufloni) è autorizzata dalle Province il cui territorio ricade nella zona faunistica delle Alpi, anche per quanto riguarda la forma tradizionale (non selettiva) e l’utilizzo dei cani segugi.

La settimana venatoria inizia il lunedì e sono giorni di divieto (silenzio venatorio) il martedì e il venerdì, anche se festivi. Il cacciatore può scegliere tre giorni alla settimana, con integrazione di due giornate per la sola caccia alla fauna migratoria da appostamento nei mesi di ottobre e novembre e limitatamente al territorio soggetto a gestione programmata.

L’orario di caccia varia in base al sorgere e al tramonto del sole e va dalle 5,45 alle 19,30 del 1° settembre e dalle 6,45 alle 17 dei giorni di febbraio.

Il carniere prevede dei prelievi massimi per singolo cacciatore con alcune eccezioni: due capi giornalieri con un massimo di 35 per la selvaggina stanziale; 25 giornalieri e un massimo di 425 stagionali per quella migratoria.

Vittorio Zambaldo

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