<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Ztl anche in zone vicine al centro»

L’ingresso della Ztl di via Leoni, centro storico
L’ingresso della Ztl di via Leoni, centro storico
L’ingresso della Ztl di via Leoni, centro storico
L’ingresso della Ztl di via Leoni, centro storico

Trasformare i quartieri limitrofi al centro in una sorta di anello “salvagente“ per la città antica, rendendo il loro accesso a pagamento per chi arriva da fuori città. È questa la proposta dell'associazione di residenti VeroCentro per alleviare i disagi della sosta a chi abita in rioni come Veronetta, Santo Stefano, Borgo Trento e San Zeno. La soluzione è stata ideata in questi giorni, a seguito delle segnalazioni arrivate da chi vive in piazza Isolo. Cittadini che, insieme alla presidente della commissione per la viabilità in prima circoscrizione, Luisa Sartori, denunciano una sosta selvaggia persino aumentata da quando sono state attivate le telecamere in uscita dal centro. ALLA PROPOSTA di trasformare piazza Isolo, nella zona di fronte alla banca, in un parcheggio con stalli giallo-blu, il presidente di VeroCentro, Michele Abrescia, controbatte con una soluzione ben più radicale, che va in tutt'altra direzione, e punta alla creazione di una sorta di zona C allargata ai rioni cuscinetto che circondano la città antica, perché l'accesso diventi a pagamento per i non veronesi. «Le finestra serale nella Ztl è chiusa ormai da anni e non trovo ci siano correlazioni con l'aumento di auto parcheggiate in piazza Isolo e dintorni nelle ore tarde», evidenzia Abrescia. «I problemi della sosta selvaggia, a Veronetta come a Borgo Trento, non possono essere spostati altrove, ma vanno risolti in modo radicale, aprendo i parcheggi già esistenti negli orari notturni ai residenti, con abbonamenti a tariffa ridotta, e introducendo un'area C che interessi i quartieri limitrofi al centro, applicata solo a chi non risiede a Verona. In questo modo la Ztl non muterebbe, continuando la progressiva pedonalizzazione, mentre la zone intorno diventerebbero una sorta di anello di ulteriore tutela del centro storico». AL TURISTA che vuole arrivare a ridosso del centro, al contempo, andrebbe offerta l'alternativa di bus navetta in partenza da parcheggi scambiatori e più periferici, alla Fiera o all'uscita dai caselli autostradali. «Non vogliamo spostare i problemi a Veronetta o altrove», insiste Abrescia. «Gli stalli giallo-blu sono l'ultimo passo. L'importante è alleviare i residenti, a scapito di chi arriva in città come visitatore veloce e, se vuole avvicinarsi a tutti i costi al centro, può permettersi, come a Milano, di pagare una sorta di ticket di ingresso». NETTAMENTE contrario a fare di piazza Isolo un parcheggio è anche Franco Dusi, consigliere del Gruppo Misto in prima circoscrizione. «Da un paio di anni è sparito il paletto di protezione che serviva a tutelare l'area mercatale e la zona è stata presa d'assalto dalle macchine, specialmente di sera. È inconcepibile che ora si voglia legittimare il parcheggio, piuttosto andrebbe ricollocato il paletto, anche perché il pavimento in pietra di Verona si sta sgretolando ed è diventato ormai graniglia», dice. «Il problema è di tutto il quartiere, e anche Santa Toscana di notte è invasa dalle auto. Finché non saranno recuperati gli spazi a Santa Marta e Passalacqua, con i posti auto previsti, c'è gran poco da fare, se non con il rischio di continuare a rimbalzare il problema da una parte all'altra». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiara Bazzanella

Suggerimenti