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Testamento biologico

Volontà fine vita
Aula disertata
Pasetto attacca

Una seduta del consiglio comunale (Archivio)
Una seduta del consiglio comunale (Archivio)
Una seduta del consiglio comunale (Archivio)
Una seduta del consiglio comunale (Archivio)

Diciotto presenti su 36 consiglieri (più il sindaco). Nulla di fatto nel consiglio comunale di Verona: si doveva discutere la mozione (primo firmatario consigliere Civica per Verona Giorgio Pasetto) per l’istituzione di un Registro dei Testamenti Biologici. Ma, a causa dell'assenza del numero legale, i lavori si sono conclusi alle 18.55. 

 

COSA DICE LA MOZIONE

Il documento invitava il sindaco e la Giunta ad istituire un «Registro dei Testamenti biologici» – dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari, conservato presso gli uffici comunali «nel rispetto della normativa vigente, inclusa quella in tema di privacy e relativa alla gestione dei dati personali e sensibili. I residenti del comune che abbiano redatto un documento contenente le proprie dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari, potranno pertanto dichiararne l’esistenza ed il luogo dove esse sono conservate, ai fini dell’annotazione in detto Registro di tale attestazione in forma autentica».

 

LA REAZIONE DI PASETTO

«Per commentare il comportamento tenuto da alcuni consigliere comunali ieri sera, al momento di votare sulla mozione relativa all'introduzione del testamento biologico, userò solo una lapidaria metafora. Immaginiamo di assistere ad una partita di calcio e di vedere i giocatori della squadra che sta perdendo abbandonare il campo prima della fine. E aggiungiamoci che pure l' arbitro, il Presidente Zanotto, decide di scappare a gambe levate. Non ho niente altro da aggiungere».

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