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Uffici «bonificati» La riffa dell’Agsm aiuta la San Vincenzo

Un vecchio contatoreIl cumulo di oggetti dopo la bonifica negli uffici del Gruppo Agsm
Un vecchio contatoreIl cumulo di oggetti dopo la bonifica negli uffici del Gruppo Agsm
Un vecchio contatoreIl cumulo di oggetti dopo la bonifica negli uffici del Gruppo Agsm
Un vecchio contatoreIl cumulo di oggetti dopo la bonifica negli uffici del Gruppo Agsm

Ufficio bonificato. Di primo acchito un cartello così può suscitare una vaga inquietudine, ma in realtà la bonifica che si sta effettuando in questi giorni, e che si è conclusa ieri, negli uffici del Gruppo Agsm non riguarda nessun elemento tossico, bensì il «vecchiume» che si è accumulato in cassetti, armadi, scaffali e magazzini, dalle pile di manuali ormai inutilizzati a quelle di vecchi documenti, dai contenitori degli apparecchi ai caschetti logori. La raccolta di questi elementi si tradurrà in pile di oggetti da smaltire la cui altezza, valutata un euro al centimetro, si tradurrà in una bella somma da destinare alle iniziative benefiche della San Vincenzo, principalmente per pagare le bollette alle persone indigenti. L’iniziativa, che si chiama emblematicamente «Brusa la vecia» si svolge già da tre anni ma quest’anno, per la prima volta, si estende a tutti gli uffici del Gruppo Agsm e il «bottino» è particolarmente ricco. In due stanze dedicate si sono già accumulati quantità rilevanti di documenti ormai inutili, raccoglitori, calcolatrici, vecchie apparecchiature per la misurazione delle utenze, copertine, buste, manuali, flop disc, vecchi fax e altri attrezzi ormai obsoleti e superati dalla corrente tecnologia. Ma sono saltati fuori anche dei veri reperti di archeologia industriale, due contatori vecchissimi, uno risalente al 1932 e l’altro al 1949, che saranno conservati per essere esposti in un angolo-museo che Agsm ha in progetto di organizzare in futuro. Durante tutto l’anno Agsm collabora con la San Vincenzo. Tra il personale c’è anche un referente del gruppo di volontariato che opera a favore dei bisognosi, Giovanni Calabrese, che spiega: «Quest’iniziativa rappresenta un ulteriore aiuto alle necessità delle persone che la San Vincenzo aiuta, soprattutto per il pagamento delle bollette». L’anno scorso furono raccolti circa 1.400 euro e quest’anno la somma è destinata a lievitare. «Come Agsm siamo felici di supportare quest’iniziativa che non solo genera solidarietà», commenta l’ingegner Francesca Vanzo, consigliere di amministrazione di Agsm, «ma che contribuisce in modo significativo al processo di dematerializzazione dell’azienda e anche dà una mano all’ambiente. Tutto il materiale recuperato, dopo la misurazione, sarà suddiviso e smaltito in modo differenziato. Terremo solo i reperti più vecchi, particolarmente interessanti, come i contatori di un tempo o alcune apparecchiature di misurazione dell’energia, per una collezione interna». •

Elena Cardinali

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