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Tosi: «Sbagliato votare
no per bocciare Renzi»

Il sindaco Flavio Tosi ieri era a «L’Arena» da Giletti per il referendum
Il sindaco Flavio Tosi ieri era a «L’Arena» da Giletti per il referendum
Il sindaco Flavio Tosi ieri era a «L’Arena» da Giletti per il referendum
Il sindaco Flavio Tosi ieri era a «L’Arena» da Giletti per il referendum

«Non si può dire che il centrodestra vota contro la riforma e il centrosinistra a favore». Lo dice il sindaco di Verona Flavio Tosi, che da esponente del centrodestra sostiene il sì al referendum.

«È chiarissimo» che quello del no è un voto contro Renzi. «È sbagliato votare per mandare a casa Renzi, bisognerebbe stare sui contenuti. La motivazione tecnica per il Sì è invece la governabilità», sottolinea.

«Tutti i parlamentari sono nominati, non eletti dai partiti, incluso Di Maio. Adesso tutti i deputati e senatori li scelgono i partiti. Se invece verranno scelti con le preferenze» dell’Italicum, «la gente se li sceglierà», aggiunge Tosi.

Quanto alle critiche di Matteo Salvini alla riforma che darebbe più poteri in Italia all’Ue, «le modifiche sono solo lessicali. Dire che ci vincoliamo ulteriormente è una bugia perché il vincolo c’è già e venne introdotto dal governo Monti con l’articolo 81». «Adesso è diventata la schiforma e l’Italicum la deriva autoritaria, ma la riforma è stata scritta a quattro mani con Berlusconi», afferma ancora il sindaco. E sul suo futuro nel caso non venisse concesso il terzo mandato, Tosi spiega: «Di andare in Parlamento non me n’è mai fregato. Mi sono anche dimesso dall’Europarlamento dove si guadagnava di più». Così risponde a chi gli domanda se accetterà di andare nel futuro Senato in quanto sindaco, nel caso in cui vincesse il sì al referendum.

I NUMERI. E sono quasi settecentomila i veronesi chiamati alle urne domenica prossima. Per la precisione, il dato, per l’intera provincia di Verona, è di 684.539 elettori, di cui 332.290 uomini e 352.249 donne. Nel solo Comune di Verona gli aventi diritto sono 191.140, di cui 88.989 uomini e 102.151 donne.

Si voterà soltanto domenica 4, dalle 7 alle 23. E va ricordato che questo referendum, confermativo, non prevede il quorum. Vince chi prende più voti. Un caso limite, giusto per capire: se in Italia il 4 dicembre andassero alle urne tre persone, e due votassero sì e uno no, la riforma Renzi-Boschi passerebbe. Se i no fossero due e i Sì uno, la riforma verrebbe respinta.

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