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Tosi: «Gay
e adozioni,
Renzi non avrà
i nostri voti»

«Un provvedimento che vada a garantire i diritti alle coppie di fatto è sacrosanto. Ma non le si può parificare alla famiglia naturale e al matrimonio». Così il sindaco Flavio Tosi, dopo aver incontrato ieri il premier Matteo Renzi, ribadisce la linea di «Fare!» sulle unioni civili. «L’adozione sarebbe uno stravolgimento del diritto di famiglia», sottolinea: «Potrebbe essere una riforma epocale se si stralciasse dal testo la stepchild adoption». E sul Family day: «Una nostra delegazione ci sarà».

Se così le senatrici di Fare! hanno votato a sostegno delle riforme di Renzi, sulle unioni civili non ci sarà alcun appoggio alla maggioranza. Lo conferma Patrizia Bisinella, senatrice e compagna di Tosi: «Nessuna mediazione. Il nostro sarà un secco “no” all’adozione omosessuale anche se dovessero essere presentate ipotesi di compromesso. Senza questa tematica, sulle unioni civili si sarebbe trovata larga maggioranza. Adozioni omosessuali e utero in affitto sono previsioni aberranti che hanno il solo scopo di minare l’istituto della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna».

E il deputato di Fare! Matteo Bragantini aggiunge: «Il caso di Barilla, “costretta” a fare marcia indietro dopo essersi dichiarata a favore della famiglia tradizionale, è l’emblema di cosa ci sia dietro le lobby che vorrebbero portarci all’adozione omosessuale».

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